Gli amici a quattro zampe aiutano i ragazzi disabili
Conclusi i lavori di manutenzione, la struttura di Via Friuli apre le porte ai ragazzi disabili per la "terapia dolce". Trentacinque e di razza i cani
Questa mattina, lunedì 2 maggio, gli "amici a quattro zampe" hanno ricevuto la visita del sindaco Attilio Fontana e del dirigente Marco Roncaglioni, arrivati al canile comunale per presentare gli ultimi lavori effettuati e il progetto di "Pet Therapy". Due iniziative che confermano la collaborazione tra la struttura di Via Friuli e l’amministrazione comunale che, dopo aver concluso i lavori, ha stipulato una convenzione con la Cooperativa Sociale di Oggiona Santo Stefano e con il Centro Gulliver. I ragazzi disabili infatti, potranno frequentare la struttura due volte alla settimana avvicinandosi alla "terapia dolce" che prevede l’interazione tra uomo e animale.
«Si prenderanno cura dei cani, potranno preparare da mangiare, pettinarli, giocare con loro– spiega Gaia Silbernalg, segretaria dell’associazione Emi che gestisce la struttura -. Non è una vera e propria "pet therapy" perchè non ci sono medici specialisti coinvolti ma è un modo per permettere ai ragazzi di passare ore con i nostri amici a quattro zampe». Il lavoro verrà sorvegliato dagli accompagnatori dei ragazzi e dai volontari del canile che sapranno prendere le giuste misure sul lavoro da svolgere.
Soddisfatto anche il primo cittadino, soprattutto per il bel lavoro svolto alla struttura. Ventitremila euro, i soldi investiti per renderla adeguata ad ospitare i cani. «Si potrebbe migliorare la strada che porta al canile asfaltandola o creare un ingresso più visibile da Viale Belforte ma, ad oggi sono, stati fatti dei bei lavori», continua Gaia.
Trentacinque i cani ospitati, sono per lo più di razza e di taglia grande, abbandonati in strada. «A Varese arrivano per lo più cani "non cercati". Altri sono qui perchè i loro padroni non possono più prendersi cura di loro, a causa di gravi situazioni economiche o di salute». Una possibilità importante che evita molte situazioni di abbandono, tanto che per il futuro si pensa alla possibilità di aprire una "pensione estiva" per quando i padroni sono in vacanza.
Simpatici e scodinzolanti, i cani vivono in gabbie pulite e coperte. Hanno acqua, cibo e la possibilità di correre in spazi liberi in diversi momenti della giornata. «Facciamo in modo che gli animali interagiscano tra loro ma con con gli umani. Sono tutti sterilizzati e sani. La migliore soluzione è l’adozione ma abbiamo bisogno anche di volontari». Chiunque ami gli animali infatti, può aiutare il canile portando scatolette di cibo, coperte o antiparassitari ma anche facendo compagnia agli animali e regalando loro un’oretta di passeggiata. Mentre il comune pensa al mantenimento dei cani infatti, tutto il resto arriva da associazioni di volontariato che raccolgono fondi con iniziative o altro. Un esempio è Nonna Olga con il suo banchetto o la neonata associazione "Mi fido di te" che ha organizzato un torneo di calcio benefico.
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