Maroni alle imprese: “La legalità prima di tutto”
C’è anche il ministro degli Interni alla tradizionale premiazione delle aziende varesine indetta dalla Camera di Commercio. Una battuta sul possibile taglio del rating italiano: “Messaggi intimidatori”
Imprenditori, dirigenti, dipendenti: ci sono proprio tutti a Malpensafiere per la cerimonia di premiazione della 53esima edizione del Premio al Lavoro e al Progresso Economico, promosso come ogni anno dalla Camera di Commercio di Varese. Edizione particolarmente significativa perché, nel festeggiare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, si introducono anche le celebrazioni per il “compleanno” dell’istituzione varesina, nata appena un anno dopo, nel 1862 (ben 45 anni prima della Provincia stessa).
All’appuntamento non è voluto mancare, come tutti gli anni, il ministro dell’Interno Roberto Maroni, l’ospite più atteso della giornata, che ha incentrato il suo intervento sul tema della legalità: “Con la collaborazione di Unioncamere – ha annunciato Maroni – stiamo per istituire una Commissione sulla legalità che diventerà in breve tempo uno degli strumenti più efficaci per contrastare le attività criminose; la caratteristica della nostra azione di governo è proprio quella di chiamare in causa nella lotta contro l’illegalità anche soggetti come Comuni e imprese, che hanno ruoli strategici fondamentali”. Il ministro ha poi rivendicato i risultati delle azioni intraprese dall’esecutivo contro la criminalità: “Stiamo conducendo una lotta alla mafia senza precedenti: negli ultimi 3 anni sono stati arrestati in media 6 mafiosi al giorno, ma sono anche stati sequestrati 46.500 beni e chiuse 2.500 aziende create o acquisite dalla mafia, per un valore complessivo di 21,5 miliardi di euro. Non a caso Tremonti dice che io sono il principale contribuente italiano… Puntiamo alla sicurezza ma anche alla semplificazione, e in entrambi i campi la collaborazione con le imprese e le loro associazioni è fondamentale”.
A margine dell’evento, Maroni ha risposto alle domande dei giornalisti su alcuni temi di attualità: sull’ultimatum di CISL e UIL, che hanno minacciato uno sciopero in mancanza di una riforma fiscale, il ministro commenta che “è una richiesta importante e di cui tenere conto, proprio perché viene da due sindacati che non hanno mai avuto un atteggiamento ideologico contro il governo. Condivido la loro presa di posizione e credo che il governo debba impegnarsi a fare la riforma in tempi rapidi”. Maroni si dice invece sorpreso dalle dichiarazioni dell’agenzia di rating Moody’s, che ha ventilato un possibile declassamento del rating italiano: “Non so se è normale che ci si comporti così, lanciando dei messaggi intimidatori su ciò che potrà essere in futuro: in tre mesi può succedere di tutto e di più”.
Sul palco di Malpensafiere è salito, per la prima volta, anche Ferruccio Dardanello: “Quando penso a ciò che ha reso grande l’economia italiana – ha detto il presidente di Unioncamere – mi vengono in mente soprattutto due tasselli fondamentali: le associazioni di categoria, che hanno più rilevanza da noi che in qualsiasi altro paese, e le famiglie, all’interno delle quali nascono le piccole imprese. Valori del passato che devono rimanere tali anche per i prossimi 150 anni. Noi stiamo lavorando per dare al paese la semplificazione di cui ha bisogno e l’innovazione che serve per essere competitivi. E naturalmente cercheremo di affiancare il ministro nel lavoro arduo di garantire la legalità”. Un pensiero particolare da Dardanello per la provincia di Varese: “Ho visitato in mattinata il Sacro Monte e mi ha dato davvero emozioni mai conosciute, ricordandomi i grandi valori che questo territorio sa esprimere e che deve tirare fuori ancora una volta in questo momento storico”. Il presidente di Unioncamere ha poi consegnato un riconoscimento speciale a Bruno Amoroso, numero uno della Camera di Commercio varesina: “Il nostro territorio – ha affermato Amoroso – ha nel senso del lavoro l’elemento caratterizzante della vita quotidiana, come ho segnalato anche al Presidente della Repubblica nel corso della sua storica visita. Dirò di più: il senso del lavoro che voi incarnate può, a buona ragione, essere indicato come il vero elemento distintivo degli uomini e delle donne che vivono sul territorio varesino”.
Subito dopo il via alle premiazioni, con ben 287 riconoscimenti da assegnare: 40 imprese agricole, artigiane, commerciali e industriali che hanno superato la soglia dei 35 anni di attività, ma anche dipendenti con oltre 35 anni di attività aziendale, dirigenti e imprenditori a loro volta impegnati da decenni sul territorio. Premi speciali per le imprese centenarie e per quelle che si sono particolarmente distinte nel commercio estero e nelle iniziative di promozione economica; un riconocimento particolare per Dante Trombetta, impegnato nell’attività aziendale alla Goglio e alla Plv di Daverio ma anche nella vita sociale del capoluogo, come presidente dell’Ospedale di Circolo, della Prealpina Latte e della Robur et Fides.
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