Tre Valli ottima in vista del mondiale. Parola di Bettini

È stato un sentito applauso al commendator Carlo Curti, l’uomo – da poco scomparso – che più a lungo ha tenuto tra le mani il timone della "Binda", ad aprire la serata di Villa Recalcati dedicata alla Tre Valli Varesine. La corsa più amata – si disputerà martedì 16 agosto – ha richiamato ancora una volta un gran pubblico nella sede della provincia dove non è solo stato presentato il tracciato di gara ma è anche stato omaggiato uno dei grandissimi del ciclismo moderno, Paolo Bettini. Il commissario tecnico azzurro, due mondiali e un’Olimpiade in bacheca oltre a tantissimo altro, ha ricevuto l’ottavo Premio Alfredo Binda-Provincia di Varese, un modo per ricordare un legame tra la città e il campione toscano che proprio qui chiuse la carriera con il Mondiale 2008.
Bettini ha parlato per una ventina di minuti, è stato coinvolto dai giochi di un prestigiatore e ha premiato a sua volta uno dei ragazzi più promettenti del ciclismo nostrano, Davide Debenedetti dell’Orinese, già campione d’Italia tra i Giovanissimi e ora tra i migliori della categoria allievi dove, ironia della sorte, ritrova in gara i due nipoti del "Betto". Il tutto con una serie di intermezzi graditi con musica (lirica e rock), magia e naturalmente i momenti dedicati alla Tre Valli, al suo percorso e alle curiosità che la accompagnano.

«Alla Tre Valli non ho mai combinato molto, ma Varese resta un posto di cui conservo splendidi ricordi e in cui ho parecchi amici – ha detto Bettini – Inoltre ricevere un premio è sempre bello, ma quando è intitolato a un campionissimo come Binda fa ancora più piacere. Io ho vinto un mondiale in meno di lui e avrei voluto "raggiungerlo" proprio qui a Varese; non è successo ma non mi dispero perché quel giorno vinse l’Italia con Ballan e fu comunque un risultato eccezionale».
La Tre Valli di quest’anno è meno dura rispetto ad altre volte, ad eccezione dei 3 chilometri della salita finale verso Campione d’Italia (si parte da Besozzo). Bettini ringrazia perché il Mondiale di Copenhagen sarà percorso per ruote veloci: «Mi fa piacere che gli organizzatori siano un po’ venuti incontro alle mie esigenze di selezionatore anche se voglio assicurare che io non ho chiesto nulla e che comunque mi pare che la Tre Valli non sia per nulla snaturata con questo tracciato. Questa corsa è sempre stata ideale per chi vuole candidarsi alla maglia azzurra e lo sarà a maggior ragione quest’anno: proprio dal Trittico Lombardo comincerò a fare l’ultima selezione in vista della rassegna iridata».
Dal commissario tecnico non può certo mancare un incoraggiamento a Ivan Basso, alla vigilia dei tapponi che decideranno il Tour. «Ho visto Ivan molto bene sulla prima salita e a Plateau de Beille avremo un verdetto importante anche se non decisivo. Chi sarà in classifica a fine Pirenei potrà dire "Io ci sono" per la battaglia finale, e secondo me qualcuno dovrà rinunciare. Ivan è sereno, ha corso bene e da parte mia a lui e Cunego va tutto l’incoraggiamento che posso dare».