Via Padova, dalla festa all’idea di un’associazione “di buon vicinato”
Gli abitanti del "villaggio" tra Arnate e Verghera si sono ritrovati tutti insieme per far festa, giovani e meno giovani, vecchi e nuovi residenti
Dalla festa può nascere una "associazione per il buon vicinato". È l’idea dei residenti del villaggio di via Padova, che nella giornata di mercoledì 27 luglio hanno sperimentato la prima festa spontanea di vicinato. L’idea era semplice: un aperitivo tra tutti gli abitanti delle case di via Padova, via dei Pini e via dei Platani, nella zona verde che sta tra la superstrada e Verghera, staccata dal resto della città.
Nonostante l’orario pomeridiano ed il fatto che molte persone erano già partite per le vacanze, c’è stata una grande partecipazione, oltre una trentina di persone appartenenti a varie famiglie della zona. Ognuno si è presentato con qualcosa da mangiare o bere (in gran parte "fatto in casa", c’era della musica di sottofondo e bimbi di contorno che giocavano: la festa ha riunito anche le diverse generazioni, gli anziani, la gente di mezza età con i figli grandi e le giovani coppie, alcune delle quali appena arrivate in via Padova. Il pomeriggio condiviso è nato dal desiderio della signora Liliana Mozzanica che da tempo voleva organizzare una festa di Buon Vicinato (mercoledì era anche il suo onomastico), concretizzato dall’impegno degli organizzatori. «Lo striscione – spiega Ida D’Angelo, della zona – è stato dipinto dalla signora Paola Mazzucchelli, anche lei del "villaggio", e l’immagine dell’arcobaleno, da lei disegnato, verrà utilizzata come nostro simbolo».
Dalla festa è nata infatti anche l’idea fondare una Associazione di volontariato "Buon Vicinato", proposta da uno degli organizzatori e accolta con molto entusiasmo. A settembre si riuniranno i 16 soci fondatori (rappresentanti di altrettante famiglie ed in particolare giovani) per sottoscrivere e dar vita a questo Gruppo. Una associaizone – tengono a precisare – che ha uno scopo esclusivamente sociale e di "Buon Vicinato", all’insegna della solidarietà ed aiuto tra vicini di casa, di controllo della zona (un po’ isolata, anche se in mezzo al verde), di aggregazione. Per ora, comunque, c’è la festa, che è una bella sperimentazione.
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