Sangue e sudore. Con l’Avis vince la solidarietà
Ben 500 ciclisti amatori hanno parteciparto alla gara ciclosturistica organizzata dall'Avis. Tra i partecipanti anche Il campione di canottaggio Elia Luini
L’Avis anche questa’anno rinnova il suo «miracolo»: alle 8 e 30 ai nastri di partenza in via Sacco si sono presentati 500 ciclisti amatori per partecipare alla gara ciclosturistica Avis. Un percorso di 60 chilometri abbastanza «movimentato», come direbbe il presidente del sodalizio Luigi Pinciroli, che si è snodato sulle strade di Gavirate, Besozzo, Ispra, Angera, Cadrezzate, Travedona Biandronno, Bodio Lomnago per poi ritornare nel capoluogo passando da Buguggiate. «Un grande ringraziamento – sottolinea il presidente dell’Avis – va ai nostri volontari che sono straordinari. Da stamattina presto oltre 200 persone, tutti volontari dei vari gruppi del territorio, hanno permesso di seguire e organizzare ogni dettaglio della manifestazione».Ai Giardini Estensi, dove l’Avis ha allestito i vari stand, erano presenti quasi tutti i 43 gruppi della provincia. «Dobbiamo grande gratitudine a tutte le persone – ha commentato il deputato del Pd Daniele Marantelli, presente nel quartier generale della gara -c he danno vita a questa straordinaria manifestazione. Bisogna parlare anche delle cose che vanno bene e l’Avis da noi è un esempio per la passione e la professionalità di tutti. È la dimostrazione che nel nostro piccolo possiamo fare qualcosa per cambiare il mondo».
Alla fine della gara i partecipanti sono stati premiati dal campione di canottaggio Elia Luini, che tra l’altro era in sella alla sua bicicletta e ha preso parte alla gara, e da Marina Piazza, assessore allo sport del Comune di Varese. Tra i partecipanti c’era anche Cristina Bertuletti, sindaco di Gazzada Schianno e grande sportiva.
Il gruppo sportivo Avis più numeroso è risultato quello di Vedano Olona, tra i gruppi non Avis premiato il Gs Contini di Monvalle. Il premio all’atleta più anziano è andato a Peppino Albini, classe 1927, mentre quello all’atleta più giovane a Michele Barni, classe ’99, del Gs Vedano. A Patrizia Suligoi da Trento è andato il premio per l’atleta che veniva da più lontano:
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