L’Itc Tosi parla cinese, grazie al gemellaggio con Pechino
Una delegazione della Beijing Jingshan di Pechino sono stati ospiti degli studenti del Tosi per una settimana di confronto e amicizia
"Ci sono due cose durevoli che possiamo sperare di lasciare in eredità ai nostri figli: le radici e le ali", recita un antico proverbio cinese. Ed è questo il senso del primo scambio, avvenuto dal 3 al 9 ottobre, tra l’ITC “Tosi” e la Beijing Jingshan School di Pechino, due scuole che hanno fatto di tradizione e innovazione il proprio punto di forza.
A dare vita a questa esperienza, in qualche modo storica per l’ITC, sono stati gli allievi di 5AL, 5AT, 5BI, 5BL e 5CL, guidati da un nutrito team di docenti, i prof. Patrizia Emanuelli, Maurizio Maruccia, Elena Petruzio e Rita Reina.
Fondata nel maggio del 1960, la Beijing Jingshan School è un Istituto che, dalla tradizione, è riuscita a trarre gli stimoli per l’innovazione, tanto da diventare uno dei principali centri di contatto del programma Unesco “Asian Educational Reform Development Plan”. All’interno dell’offerta formativa dell’Istituto un rilievo particolare ha la promozione dell’eccellenza: ricco il palmares di premi nazionali e internazionali, vinti soprattutto in ambito scientifico. Due aspetti, inoltre, accomunano la Bejiing Jingshan School e l’ITC: la sperimentazione didattica e l’internazionalizzazione. A partire dal 2000, i docenti pechinesi, raccogliendo stimoli dai progetti in atto nell’Istituto, hanno dato vita a una collana di materiali per l’apprendimento delle discipline. Già dai primi anni ’80, invece, la scuola ha messo in campo una serie di partenariati internazionali con paesi di America, Asia, Europa e Oceania e oggi dispiega le ali alla nuova collaborazione con il “Tosi”. “Un’amicizia che durerà per sempre”, hanno affermato i due docenti accompagnatori, congedandosi dalla preside Nadia Cattaneo.
La settimana in Italia è stata per i giovani di Pechino un’avventura alla scoperta delle bellezze storico-artistiche del Bel Paese: Milano, le sponde del Lago Maggiore e Venezia. Ma l’incontro tra due culture, tuttavia, si è sviluppato anche e soprattutto grazie alla quotidianità vissuta insieme: «Yuyichi, il mio ospite, è un ragazzo riservato, ma, al tempo stesso, curioso di apprendere – afferma Alessandro Piola di 5CL – ci siamo confrontati su tanti aspetti differenti delle nostre civiltà, dai modi di vivere alla cucina: Yuyichi, tra l’altro, è appassionato di musica e abbiamo parlato a lungo insieme di gruppi pop».
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