Natale solidale, alleanza tra Comune e associazioni

Quattro diversi appuntamenti aiuteranno tutti a passare le festività in compagnia: un risultato nato dalla collaborazione tra ente Comune e società civile

Mai ricco come quest’anno il programma delle iniziative natalizie a carattere sociale e solidale a Gallarate, presentato questa mattina in conferenza stampa nella sala Giunta di Palazzo Borghi: una serie di eventi nati dalla collaborazione tra il Comune e le associazioni attive sul territorio tutto l’anno.

Prima in ordine di tempo sarà la cena che si terrà il 24 dicembre al Centro Figli del Lavoro e che vede collaborare i servizi sociali del Comune, la Cooperativa Sociale Primavera, l’Ipc Falcone, l’azienda 3SG e Auser Insieme Gallarate, realtà, le ultime due, impegnate nella ristrutturazione e nella rinascita del centro stesso.  A Natale, sarà la parrocchia di Madonna in Campagna a ospitare, al centro Paolo VI di via Pio La Torre, il pranzo organizzato da Exodus, ormai giunto alla tredicesima edizione: al pranzo parteciperanno anche i profughi fuggiti dalla guerra in Libia e oggi alloggiati a Villa Calderara. Ancora i Figli del Lavoro faranno da cornice a una seconda iniziativa inedita: il cenone di Capodanno curato dalle realtà che si occupano della restituzione ai gallaratesi di un luogo di promozione sociale in pieno centro cittadino. Infine, il 6 gennaio, pranzo dell’Epifania a opera dalla Caritas, altro appuntamento entrato nella tradizione dei due galli, che si svolgerà alla mensa del Buon Samaritano in Corso Italia.

«Le festività natalizie – ha spiegato l’assessore ai Servizi Sociali, Margherita Silvestrini, introducendo la conferenza stampa – sono il momento per eccellenza in cui si rinsaldano gli affetti ma, al contempo, quello in cui può farsi sentire di più il peso della solitudine. Tenere la persona al centro dell’interesse è, dunque, il principio che ha guidato l’Amministrazione comunale nell’organizzare e promuovere le iniziative di quest’anno».
Enrico Moresi, presidente di 3SG, ha sottolineato l’impegno dell’azienda per rimettere in efficienza i locali del Centro Figli del Lavoro. «Con Auser – ha aggiunto – iniziamo una collaborazione per dare alla città un presidio di contrasto alla solitudine, specie della terza età, e di incontro tra persone e generazioni. Il tutto grazie all’opera di tanti volontari, risorsa fondamentale in periodi economicamente difficili come quello che stiamo vivendo».
«Auser – si è collegato il presidente del sodalizio che gestirà il centro di via del Lavoro, Rino Campioni – solo in Lombardia può contare su 15.000 volontari. A Gallarate avvieremo una campagna di reclutamento e formazione, così da rafforzare azioni di aiuto alla persona fragile, come quelle del Filo d’Argento, e attivare nuove attività di coesione e promozione sociale. Le iniziative del 24 dicembre e di Capodanno ben rappresentano i due ambiti d’intervento».
A curare la preparazione della cena e del dessert la vigilia di Natale saranno, rispettivamente, Cooperativa Sociale Primavera e Ipc Falcone. Per la prima, Cristina Lonardoni, responsabile della ristorazione, ha ricordato come la collaborazione col Comune sia nata già in estate, con un pranzo riservato agli utenti dei Servizi Sociali nell’ambito del ristorante all’aperto al parco Marinai d’Italia. «L’idea di lavorare insieme – ha concluso – è una filosofia propria della cooperativa e necessaria al territorio». «I ragazzi dell’Ipc – ha fatto presente invece la dirigente dell’Istituto, Carmela Locatelli – hanno manifestato grande disponibilità, nonostante il problema costituito dall’inizio delle vacanze il 22 dicembre. Credo, in generale, che esperienze simili siano importanti per la formazione degli studenti e segnalo che la scuola è, in generale, disponibile a collaborare con le associazioni del territorio».

Roberto Sartori, responsabile della sede Exodus Gallarate, ha richiamato la vocazione solidale, non solo commerciale e industriale, della città. «Il nostro pranzo – ha poi precisato – non è pensato solo per gli indigenti, non abbiamo un target preciso. Intendiamo soprattutto creare un momento di condivisione. Formula premiata da un successo crescente: quando incominciammo, nel 1999, contammo 52 partecipanti, l’anno scorso siamo arrivati a 220 e per questo Natale ce ne aspettiamo ancora di più». Rita Boracchi, in rappresentanza della Caritas della Comunità di San Cristoforo, ha sottolineato la longeva tradizione del pranzo dell’Epifania: «Lo organizziamo da oltre 20 anni e siamo andati migliorando nel tempo, sotto il profilo organizzativo e qualitativo. La decisiva collaborazione dei commercianti ci permette anche di dare ai commensali alimenti per il periodo successivo e omaggi ad adulti e bambini, fra l’altro con una formula che ormai non prevede più rigide distinzioni tra ospiti, volontari e rispettive famiglie». A tutti, in primis proprio ai volontari, è andato il ringraziamento dell’assessore Silvestrini: «La nostra città non ha solo un volto industriale, ma anche un cuore».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Dicembre 2011
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