Parcheggi e appartamenti nella villa storica, le opposizioni all’attacco

A Villa Della Torre verranno realizzati parcheggi interrati (nel parco) e poi abitazioni. Zanotti e Brovedani parlano di "ecomostro", l'assessore Zanetti replica: "Tutto regolare, la Sovrintendenza ha dato il via libera"

Una villa storica in pieno centro, un progetto di ristrutturazione, frazionamento e realizzazione di parcheggi interrati e numerosi dubbi sull’opportunità e la legittimità dell’intervento urbanistico. Sono gli ingredienti del nuovo terreno di scontro tra le minoranze, combattive e per l’occasione tornate unite, e la giunta comunale guidata da Beniamino Maroni. La villa è Villa Della Torre, già Villa Tallachini. Edificio del ‘700 con una grande storia alle spalle (si racconta che l’amore tra Filippo Turati e Anna Kuliscioff sia nato proprio qui), ma abbandonato da anni e venduto dalla famiglia che l’ha ereditato ad una società di costruzioni di Lonate Pozzolo, la Galileo srl (per circa 2,5 milioni di euro); questa vuole realizzare 18 nuovi box interrati per un totale di 32/36 posti auto, la Sovrintendenza ai Beni Culturali ha dato il via libera e il Comune ha approvato il progetto, al quale seguirà quello per le abitazioni, che dovrebbero essere una dozzina.
 
I lavori sono partiti da una settimana circa. Le opposizioni non ci stanno e parlano di “ecomostro” e di “sacco di Casciago” i rappresentanti dei due gruppi consiliari di minoranza, Andrea Zanotti di “Obiettivo Comune “ e Marino Brovedani di “Progetto Paese”, entrambi ex sindaci di Casciago: «Solleviamo tre eccezioni di legittimità – tuonano i due -. Per prima cosa non capiamo come sia possibile concedere il permesso di costruire dei parcheggi senza sapere cosa vogliono fare della villa, quanti appartamenti vogliono realizzare: la variante al piano regolatore del 2001 impedisce di costruire nel centro storico e qui ci siamo in pieno. Loro si appellano ad una legge regionale che derogherebbe il documento del Comune, ma secondo noi non va bene agire così: prima avrebbero dovuto avere il progetto delle abitazioni, poi procedere con i permessi per i parcheggi. In secondo luogo – proseguono Zanotti e Brovedani -, il regolamento comunale impedisce il movimento terra se non di lieve entità: qui si deve bucare per metri e metri, in una zona dove oltretutto si sono già verificati crolli negli scorsi anni. Ci chiediamo come la commissione paesaggio abbia fatto a dare l’assenso e se è stato considerato il futuro degli alberi secolari nel parco. Terza cosa, l’indice di permeabilità: il Comune impone di scavare per meno di 3,5 metri, ma qui dovranno andare in profondità per almeno 4/7 metri».
 
Sull’opportunità dell’opera, Zanotti e Brovedani hanno poi altri dubbi: «In dieci anni a noi saranno arrivate una ventina di richieste almeno – spiegano -. Noi abbiamo sempre detto di no, non perché non volevamo avere soldi da oneri e magari qualche opera di compensazione, ma perché non ne vedevamo l’opportunità. È un progetto devastante per il territorio, ci sono aceri, magnolie e pini che verranno rimossi: la Sovrintendenza impone alla ditta di costruzioni di rimettere tutto com’è adesso, ma è impossibile, dalle piante al muro di cinta che ha un valore storico. Non parliamo poi dell’uscita delle auto su via Sant’Agostino, dove già adesso due macchine fanno fatica a passare insieme: sarà un delirio, la via dovrà essere chiusa per mesi e mesi. Il Comune non può più nascondersi. Ci appelliamo ai cittadini: fermiamo questa speculazione, questo scempio. Raccoglieremo le firme dai nostri blog (casciagonotizie e progettopaese) e presenteremo mozioni e interrogazioni in consiglio comunale».
 
Replica per l’amministrazione comunale l’assessore della partita Dario Zanetti: «Il Comune ha autorizzato solo dopo il via libera della Sovrintendenza – spiega -. Hanno presentato il progetto degli autosilo interrati prima di quello delle abitazioni solo per motivi tecnici e organizzativi: a breve arriverà anche quello per gli appartamenti. A livello di legittimità siamo tranquilli: ci basiamo sulla legge regionale 12 che deroga il piano regolatore comunale e permette di realizzare gli interventi in essere. Non si deve parlare di ecomostro, non ci saranno impatti ottici. La ristrutturazione sarà rigorosa, ci sono paletti stretti dettati dalla Sovrintendenza: verrà frazionato l’esistente (si parla di una superficie di circa 2700 metri quadrati, mentre l’area interessata dai parcheggi è di circa 1100 metri quadrati), senza toccare la sostanza della villa. Per quanto riguarda le perplessità dell’uscita dai box su via Sant’Agostino, le stiamo superando: ho parlato con la ditta e hanno già presentato un progetto per realizzare una strada interna che parta dal cancello sulla salita verso Villa Valerio e arrivi fino ai box: serve solo il via libera della Sovrintendenza. Infine c’è un discorso economico rilevante: entreranno nelle casse del Comune svariate migliaia di euro dagli oneri di urbanizzazione e dai costi di costruzione. In più sarà recuperata una villa da anni abbandonata nel pieno centro del paese. Se ritengono che ci siano illegittimità, le minoranze possono fare ricorso. Noi siamo tranquilli».

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Villa Della Torre, polemiche sui lavori 4 di 7
Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Gennaio 2012
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