Rifiuti, Coinger vuole abbattere l’indifferenziata: “Ma la Provincia riconosca i nostri sforzi”

L’obiettivo raggiunto nel 2011, con il 69% di raccolta differenziata, è un risultato nient’affatto trascurabile ma «il "consorzio punta più in alto"

L’obiettivo raggiunto nel 2011, con il 69% di raccolta differenziata, è un risultato nient’affatto trascurabile ma «Coinger punta più in alto».
Il consorzio di raccolta dei rifiuti, che serve 24 comuni e 100mila abitanti, ha aperto il nuovo anno facendo il punto sui risultati appena lasciati alle spalle e sulla novità dei sacchi viola introdotta da pochi mesi (argomento questo che aveva fatto molto discutere e del quale Varesenews si è occupato più volte).
Il tutto con uno scopo preciso: ridurre ulteriormente la produzione di indifferenziata, con l’obiettivo di arrivare ad un massimo di 100 kg annui ad abitante, e raccogliere un rifiuto di “qualità”.
Che cosa significa è presto detto. «La raccolta differenziata, oltre che conveniente da un punto di vista ambientale lo è anche sul versante strettamente economico – dicono da Coinger -. Il recupero dei rifiuti riutilizzabili, carta vetro, legno ecc., può portare dei proventi che contribuiscono a calmierare la tariffa sui rifiuti pagata dai cittadini». Ma la raccolta differenziata non fa solo questo, migliora anche quella parte di rifiuto che risulta indifferenziabile, «ed è su questo che facciamo un discorso qualitativo per il quale abbiamo introdotto un controllo particolare sui sacchi viola non effettuando il ritiro di quelli che contengono rifiuti non adeguati».
Ciò accade perché anche il rifiuto indifferenziato viene riutilizzato, in questo caso per la combustione «e per farlo è necessario che presenti alcune caratteristiche, come l’eliminazione della frazione umida, così da poter essere riconosciuto come Cdr».
Naturalmente più il rifiuto è conforme a questi parametri più sarà “prezioso” e meno spenderà Coinger per poterlo smaltire.
«Il costo di smaltimento è stato mediamente di 123 euro a tonnellata e ora si aggira a 110, con la prospettiva di abbattere ulteriormente i costi grazie ai nuovi controlli sui sacchi viola, con i famosi “adesivi arancioni”». Ed è questo a giustificare le novità sulla raccolta dei sacchi.

Rimanendo sul versante economico il consorzio rinnova però una polemica, annosa, nei confronti della Provincia di Varese. «L’indice di efficenza utilizzato dalla Provincia per calcolare l’aliquota dell’addizionale provinciale è “costruito” – secondo Coinger – in un modo che svantaggia il nostro consorzio». La discussione sul punto è già stata portata all’attenzione della Provincia «ma il paradosso rimane: i nostri dati qualitativi sono tra i più elevati della provincia, siamo premiati a livello nazionale ma per quanto riguarda la tariffa provinciale siamo svantaggiati. Chiediamo che vangano riconosciuti gli standard che siamo riusciti a raggiungere e abbassare così la tariffa in carico ai nostri cittadini».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Gennaio 2012
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