Allarme Tbc in Europa: la Fondazione Maugeri scopre il perché
Il centro tradatese collabora da anni con l’organizzazione mondiale della sanità e ha individuato uno dei motivi di tale contaminazione tra i Paesi dell’Europa
Con una prevalenza di 440 mila casi, la Tubercolosi resistente causa 150 mila morti l’anno;
si stimano inoltre 50 mila casi di Tbc multi resistente (WHO, 2008). 15 dei 27 Paesi colpiti appartengono all’Unione Europea e all’Area Economica Europea; uno studio dell’IRCCS Fondazione Maugeri, Centro Collaborativo OMS di Tradate, ha individuato uno dei motivi di tale contaminazione tra i Paesi dell’Europa
La cattiva gestione dei casi di tubercolosi in Europa potrebbe essere tra le cause dell’aumento dei casi di Tbc multi resistente (MDR-TB) ed estensivamente resistente (XDR-TB) nei Paesi Europei. Quattro i comportamenti errati: mancata prescrizione dei quattro farmaci attivi contro la Tbc; errori nelle dosi somministrate; gestione non adeguata di oltre il 34% dei pazienti affetti anche da HIV; dimissioni senza un report finale sul quadro clinico per il 32% dei pazienti. È quanto emerge da uno studio condotto e coordinato dal Centro Collaborativo OMS afferente al Servizio di Epidemiologia Clinica delle Malattie dell’Apparato Respiratorio del Dipartimento di Medicina e Riabilitazione Cardiorespiratoria dell’Istituto Scientifico di Tradate (VA) dell’IRCCS Fondazione Maugeri. I risultati dello studio, pubblicati lo scorso gennaio sulla rivista scientifica internazionale European Respiratory Journal, evidenziano numerosi errori e deviazioni nella prevenzione, diagnosi e cura dei casi di Tbc rispetto a quanto raccomandato dalle Linee Guida Internazionali.
Lo studio, consistente nella somministrazione di un questionario formulato dai massimi esperti internazionali di Tbc, si è basato sui dati relativi a 200 casi di Tbc provenienti da cinque Centri di riferimento nazionale di altrettanti Paesi dell’Unione Europea e dell’Area Economica Europea caratterizzati da diversi livelli di incidenza di TBC e MDR-TB (alta, intermedia o bassa). L’obiettivo dell’indagine era valutare l’adeguatezza della gestione dei casi di Tbc in Europa rispetto alle Linee Guida Internazionali. I risultati hanno messo in luce numerose discrepanze tra il trattamento messo in atto nei Centri Europei e le pratiche raccomandate; gli standard internazionali non vengono soddisfatti in diversi punti tra cui la sorveglianza dei pazienti alla dimissione, il controllo dell’infezione attraverso misure di prevenzione, la gestione clinica dei casi di co-morbidità con l’HIV, il supporto delle indagini di laboratorio, l’applicazione degli algoritmi di diagnosi e cura.
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