Quegli anni in cui andare in vacanza era un lusso per pochi

Nei commenti all'articolo sulle formelle di Laveno il ricordo di tanti figli di dipendenti affascinati dalla colonia

colonia pietrasantaQuella entrata i primi giorni mi faceva paura, ma poi i giochi con gli amici mi facevano dimenticare la lontananza”. Potrebbe essere questa una battuta della pièce teatrale di Marco Paolini, che si chiama “La macchina del capo”, dove ad un tratto il monologo sul boom economico arriva all’apice della sua forza quando il racconto giunge alla colonia estiva per bambini. Eppure l’ha scritta un nostro lettore, a ricordo della colonia marina di Pietrasanta, quella al centro della storia raccontata qualche giorno fa e che ha riguardato centinaia di bambini che, figli di dipendenti della Richard Ginori, ci andavano in vacanza a partire dagli anni ’50.
File ordinate di piccoli che vanno al mare; il dramma della mensa e la gioia del cioccolato, per i pochi fortunati che ricevono la visita dei genitori. Il sole che filtra fra le tapparelle dei caldi pomeriggi estivi. C’è un po’ di tutto questo, magistralmente raccontato dalla voce del grande artista bellunese nei pochi, ma non inosservati commenti che i lettori hanno lasciato dopo l’articolo che ricorda lo stato di abbandono della colonia con la facciata ancora decorata dalle preziose piastrelle lavenesi.
Una prima precisazione, leggendo l’amarcord dei lettori, viene dall’ex sindaco Ercole Ielmini, che informa: “Sono stato ospite della colonia nei primi anni ’50. E’ stata costruita dalla Socioetà Ceramica Italiana di LavenoMombello e non dalla Richard Ginori! Come sindaco di Laveno Mombello dal 2005 al 2010 ho ottenuto dalla sovrintendenza di Lucca il vincolo della facciata per le artistiche formelle di Antonia Campi. Bisognerebbe salvare anche le formelle sul muro di perimetrazione della spiaggia a Marina di Pietrasanta”.
Altri ricordi della colonia, al di là degli aspetti legati alla conservazione della struttura arrivano da Massimo: “Fine anni ’60, che ricordi! Quella entrata i primi giorni mi faceva paura, ma poi i giochi con gli amici mi facevano dimenticare la lontananza”. Annarita: 1977, la mia prima esperienza in colonia! Che emozione e che tristezza rivedere il grande caseggiato nella pineta di Pietrasanta! Spero lo ristrutturino“. E, ancora, Ambrogio: “Io come tanti figli di dipendenti della ceramica abbiamo passato dei momenti indimenticabili in questa colonia, vederla così stinge il cuore. erano 20 giorni di mare, in anni in cui andare in vacanza era un lusso per pochi. Ci sono stato per 7 anni. grazie per l’articolo.a Varesenews”.
Il sindaco, Graziella Giacon ha affermato di voler fare il possibile per salvare le piastrelle. Una speranza condivisa da un’altra lettrice, Raffaela: “1979, forse l’ultima volta che i bambini di Laveno hanno fatto una vacanza a Pietrasanta; con il nostro mitico autista Angelo e le nostre mitiche cuoche della mensa di Via XXV Aprile (per chi non li conosce semplicemente gente che faceva il proprio lavoro con passione). Un bel ricordo.
Speriamo che la leggendaria burocrazia italiana, adesso che si sono accesi i riflettori sul "bottino", non dia il tempo a qualcuno di farsi una collezione privata”.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 08 Febbraio 2012
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.