Una fidejussione affossa il salvataggio di Arredi Tecnici Villa
Il salvataggio della storica azienda caronnese e dei suoi 30 posti di lavoro è bloccata dalla decisione del commissario del tribunale che ha stabilito una cauzione per la Labosystem, l'azienda che aveva deciso di rilevarla, di 5 milioni di euro
Il 12 settembre scorso titolavamo “Salvi a 33 posti di lavoro dell’Arredamenti Villa” e invece pare proprio che non sia così. La vicenda del salvataggio dell’azienda di Caronno Pertusella che produce arredamenti tecnici per laboratori non vede la parola fine. Questo pomeriggio (venerdì), infatti, un gruppo di lavoratori ha protestato davanti alla sede di Univa in via Mameli a Busto Arsizio contro la decisione del commissario del tribunale che ha chiesto alla Labosystem, società di Rovellasca che si era resa disponibile al salvataggio della Arredi Tecnici Villa, una fidejussione di 5 milioni di euro. Una cifra spropositata, dicono i lavoratori e i sindacalisti della Fillea Cgil, che rischia di far saltare l’accordo e far chiudere definitivamente l’azienda caronnese da 60 anni leader del mercato. Si dice esterrefatto Flavio Nossa, della Fillea, che allarga le braccia di fronte a questa decisione: «Abbiamo lottato perchè un’azienda in piena salute dal punto di vista del lavoro, ma in crisi finanziaria, trovasse un nuovo acquirente – racconta – una volta che l’acquirente si è fatto avanti abbiamo concordato anche un piano industriale serio e adesso ci troviamo con un commissario che pone una condizione che rischia di far saltare tutto».
Paolo Miolo, amministratore della Labosystem, annuncia che ha già avuto mandato dal
Flavio Nossa conclude con una considerazione: «Ci lascia perplessi una certa leggerezza nella vigilanza durante tutto il periodo del concordato» – conclude lasciando poche parole a buon intenditor mentre viene da chiedersi, in tutta questa vicenda, a chi giova il fallimento della Arredi Tecnici Villa?
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