La Pasticceria Binetti cambia gestione, chiude un pezzo di storia varesina
Dopo 45 anni di attività il Signor Gianni ha deciso di vendere, lasciando l'amaro in bocca a tanti storici clienti: "Ci lascio un pezzo della mia vita qui dentro"
Quando entri al bar Binetti trovi il signor Gianni che con un sorriso e una battuta ti prepara il caffè. Tiziano e Irene lo seguono e, tra un cliente e l’altro, si può gustare la colazione in uno di quei locali che hanno un sapore particolare. Aperto nel 1962 da Mario Binetti, la pasticceria di Sant’Ambrogio è da sempre un punto di riferimento per il paese e non solo. É uno di quei luoghi dove sai quel che trovi e che diventa subito familiare. Lunedì 19 marzo però, l’attività verrà venduta e il signor Gianni lascerà il suo storico bancone: «Vendo l’attività per tanti piccoli motivi – spiega sorridendo -. Ci lascio un pezzo di vita qui dentro, io e mia moglie abbiamo fatto tanti sacrifici per tirarlo su, ma ora, con mio figlio, abbiamo deciso di cambiare».
Gianni ha iniziato a lavorare al bar nel 1964 con il padre, nel 1974 ha preso in gestione l’attività e ha continuato con la moglie, per poi passare al figlio Tiziano che l’ha portato avanti fino ad oggi. «All’inizio questo era il classico bar di paese. Negli anni ’80 abbiamo deciso di trasformarlo in pasticceria. Abbiamo sempre fatto il gelato però, e a Varese eravamo solo in quattro all’inizio». La nostalgia è celata dietro un sorriso e anche i clienti non credono alla notizia. Entrano nel locale e chiedono al signor Gianni se è tutto vero. Lui sorride e ammette, «Quando passerò di qui mi verrà la nostalgia. Per fortuna il nuovo proprietario, Maurizio di Sant’Ambrogio, cambierà l’arredamento e il locale cambierà faccia. Spero che possa tenere l’insegna così com’è, però». Punto di ristoro per i ciclisti della domenica mattina, meta preferita di tutti i giorni per tanti cittadini: «Era un problema quando chiudeva il martedì, si figuri adesso» racconta un affezionato cliente. «Io è da trent’anni che vengo qui a bere il caffè e ci vengo apposta perché abito vicino al centro di Varese» spiega invece una signora; «È un bar con una personalità» dice un’altra mentre beve il caffè. Il lavoro continua come se fosse una mattinata qualsiasi. La gente va e viene mentre il signor Gianni continua a dare spiegazioni con il sorriso: «Chiudiamo, punto e basta. Tu cosa vuoi? Un caffè?».
Schiettezza e simpatia, sarà forse questa la formula con cui il bar Binetti è riuscito a creare così tanto affetto intorno a sè e a portare avanti il locale. Di qui sono passati clienti come «Angelo Branduardi, Van Basten, Jaap Stam, ma anche Ivan Basso che una volta ho dovuto aiutare perchè era rimasto a piedi con la bicicletta». Entrando nel locale, a pochi giorni della chiusura, l’unica cosa certa è che la Pasticceria Binetti, così come è, mancherà a tutti: «È una vita sacrificata anche se dà soddisfazioni dal punto di vista economico, ma soprattutto umano. Adesso si cambia». La saracinesca verrà chiusa lunedì sera e il nuovo proprietario dovrebbe riaprire entro un mese e mezzo. «Magari qualche volta passerò di qui a fargli vedere un po’ come si sta dietro il banco, come funziona…» spiega Gianni da dietro il bancone, preparando uno degli ultimi caffè.
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