Manifattura lancia una “fabbrica di idee” per il Borri

La lista civica dà appuntamento a chi vorrà dare il proprio contributo a sabato in via Milano dove verranno raccolte le proposte di trasformazione dell'ex-fabbrica. Provocazione di Fli: "Facciamone un postribolo"

Che cosa fare dell’ex-calzaturificio Borri? Manifattura cittadina propone una fabbrica di idee per dare un futuro ad un edificio a due passi dal centro, pregno di storia industriale ma decisamente mancante di un’idea di futuro se si esclude la proposta del sindaco Gigi Farioli di trasformarlo in un centro studi sull’arte del ‘900 grazie alla possibilità di potervi ospitare la collezione d’arte di Giuseppe Merlini.

La lista civica che esprime in consiglio comunale Marta Tosi ha deciso di aprire la sua consultazione, in parallelo a quella lanciata da Agesp come concorso di idee per il Borri qualche mese fa, lanciando l’appuntamento su Facebook per sabato 31 marzo dalle 10 alle 19 nei pressi del ruscelletto di via Milano, angolo via Bossi. Lì verrà allestito un gazebo dove verranno accolte tutte le proposte di trasformazione dell’attuale edificio in stato di abbandono e relativo giardino. «Considerate il valore eccezionale di tale risorsa della città – dicono da Manifattura – un bell’esempio di archeologia industriale su un’area centralissima e grande come una volta e mezzo un campo di calcio. fate appello alla vostra creatività e immaginate tutte le possibilità che questi spazi possono offrire ai cittadini, gli utilizzi che se ne potrebbero fare, le attività che vi si potrebbero svolgere. Questa la richiesta di Manifattura Cittadina.

Se poi la pigrizia vincerà c’è sempre la possibilità di dire la propria sul sito internet della lista civica dove è stato realizzato uno spazio per poter postare la propria proposta. Per quanto riguarda l’iniziativa di Agesp ricordiamo che  i termini per la presentazione degli elaborati è previsto pre il 17 maggio 2012 mentre la proclamazione delle soluzioni ritenute meritevoli è prevista per il 9 giugno. Per maggiori informazioni è possibile leggere l’intero bando sui siti di Agesp Servizi e del Comune di Busto Arsizio.

Tra le proposte già segnalate spicca in particolare quella di Alessandro Crespi di Futuro e Libertà che, tra il serio e il faceto, propone di trasformarlo in una casa di appuntamenti: «Vorremmo diventasse un postribolo autorizzato – dice su Facebook Crespi provocatoriamente – riscoprirebbe utilità a favore dei repressi spiriti degli attuali cittadini, svuoterebbe le strade infestate dalla prostituzione illegale, e manifesterebbe la sua condizione di oggetto degli appetiti delle disparate fazioni».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Marzo 2012
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