Vicenza: tanti nomi, ma pochi punti

Abbruscato, Pinardi, Frison, Paolucci, Rigoni: sono tanti i giocatori di categoria superiore nella rosa dei veneti, prossimi avversari del Varese

Abbruscato, Pinardi, Frison, Paolucci, Rigoni. Sono solo alcuni dei grandi nomi di un Vicenza che però non è riuscito ad ingranare la marcia giusta e sta facendo fatica in questo torneo di serie B. Il prossimo avversario del Varese è passato sotto la guida di mister Cagni, uomo di esperienza dal pungo di ferro e dalle idee tattiche precise: a lui il compito di salvare i veneti, invischiati nella lotta per non retrocedere. I punti in classifica sono 29, frutto di 6 vittorie, 11 pareggi e 11 sconfitte. Fuori casa i biancorossi hanno collezionato 2 vittorie, 6 pareggi e 6 sconfitte. Nelle ultime tre giornate sono arrivati due pareggi per 1-1 con Crotone e Livorno e la pesante sconfitta casalinga subita col Cittadella per 4-1. All’andata finì 2-0 per il Varese con gol di Carrozza e Pucino.
 
A gennaio la squadra si è rafforzata con l’arrivo di Pinardi, uomo di estro e fantasia che lo scorso anno trascinò il Novara in serie A. Con lui l’uomo di punta è Elvis Abbruscato, cannoniere di razza che in Veneto ha trovato la sua dimensione grazie anche ad una ritrovata fede religiosa che lo aiuta sia in campo che fuori: è arrivato a quota 13 gol. Altro elemento di forza dei vicentini è il portiere, il giovane e spesso decisivo Frison, ambito da tante squadre di serie A nella finestra di calciomercato invernale, ma rimasto a Vicenza per contribuire alla salvezza. Altri giocatori di assoluto valore sono Paolucci, ex juventino che sta cercando di rientrare nel calcio che conta, anche se sta trovando non poche difficoltà; Rigoni, centrocampista di qualità e quantità pronto per la serie A; il regista Paro, altro elemento cresciuto nella Juventus e capace di dare i tempi di gioco con puntualità. La difesa (presi 39 gol) si regge sul duo centrale Martinelli-Augustyn, con Zanchi e Bianco valide alternative. I terzini sono l’ex Pro Patria Giani e Tonucci, con Pisano, Bastrini e il giovane Brighenti a disposizione. In mezzo al campo, fuori Bariti per infortunio, Botta e Paro sono il fulcro centrale, con Pinardi e Rigoni sugli esterni e Soligo, Gavazzi e Possebon a fare da rincalzo. In avanti Abbruscato è il titolare inamovibile: con lui possono giocare o Pinardi, avanzato nel ruolo di seconda punta, oppure uno tra Paolucci, il giovane Maiorino e il recuperato Baclet.
 
Cagni da sempre è fautore del 4-4-2, schema dal quale raramente si allontana e di solito solo per provare qualcosa di più difensivo. La forza del Vicenza sta tutta nell’attacco, che si basa sulla vena di Abbruscato: se gira lui, gira tutta la squadra. L’ex Toro è un vero leader, capace di far salire la squadra e di finalizzare l’azione. A fargli compagnia in avanti ci sono una serie di giocatori mobili, bravi negli inserimenti, ma con scarsa vena realizzativa. Pinardi è un giocatore di categoria superiore, così come Paolucci, anche se il giovane ex bianconero è da un po’ che non rende come tutti si sarebbero aspettati da lui. La difesa scricchiola pesantemente: Frison ha salvato molte partite con parate spesso spettacolari oltre che decisive. Davanti a lui Martinelli e Augustyn sono giocatori forti fisicamente, ma che non hanno ancora trovato l’intesa che servirebbe alla squadra e sulle fasce spesso l’aiuto non arriva con puntualità. Insomma, questo Vicenza non è un fortino inespugnabile: l’ex Maran saprà trovare la chiave giusta per scardinarlo? I tifosi del Varese si augurano di sì.

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Pubblicato il 01 Marzo 2012
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