Ammortizzatori sociali, arriva l’assicurazione sociale per l’impiego

L’Aspi sostituirà l’indennità di mobilità. Il Governo metterà a disposizione 1,8 miliardi di euro per gli ammortizzatori sociali e renderà strutturali le risorse destinate a finanziare gli ammortizzatori in deroga

Alla conferenza stampa di presentazione del Ddl (disegno di legge) di riforma del mercato del lavoro, il ministro Elsa Fornero ha affrontato anche il tema degli ammortizzatori sociali. Dal 2013 partirà con gradualità il provvedimento che trasformerà l’attuale indennità di disoccupazione nell’Aspi (Assicurazione sociale per l’impiego). L’Aspi sostituirà l’indennità di mobilità ma anche quella di disoccupazione non agricola ordinaria, con requisiti ridotti e speciale edile. Il Governo metterà a disposizione 1,8 miliardi di euro per gli ammortizzatori sociali e renderà strutturali le risorse destinate a finanziare gli ammortizzatori in deroga (che scompariranno con le nuove regole).
La riforma terrà conto dei tempi di attuazione, e garantirà l’accesso all’indennità a tutte le categorie che non dovessero avere tutti i requisiti in regola (per via delle novità), attraverso vari strumenti: la “mini Aspi”, per i lavoratori che non raggiungeranno le 52 settimane di contributi negli ultimi due anni ma potranno far valere almeno 13 settimane di contribuzione negli ultimi 12 mesi. È il caso dei giovani lavoratori precari (meno di 30 anni), che in questo modo avranno diritto a un’indennità di disoccupazione. Un’Aspi di 12 mesi interesserà i lavoratori dipendenti con meno di 55 anni e un requisito di contribuzione di 52 settimane negli ultimi due anni, ma che si dovessero ritrovare senza lavoro. Sarà, in pratica, un’indennità di disoccupazione parametrata all’ultima retribuzione mensile, che si ridurrà del 15% dopo i primi sei mesi di fruizione.
I lavoratori con più di 55 anni, con gli stessi requisiti, riceveranno un’indennità di disoccupazione parametrata all’ultima retribuzione mensile, per un periodo massimo di 18 mesi. Gli over 55 dispongono di un periodo più lungo rispetto agli under 55 per via della possibile maggiore difficoltà nel trovare un nuovo collocamento.
Nel  periodo transitorio (inizio 2013 – fine 2015), le mensilità per i lavoratori con meno di 50 anni saranno 8 nel 2013 e 2014, 10 nel 2015 e 12 nel 2016. Per i soggetti tra i 50 e i 54 anni la durata delle indennità sarà di 12 mesi dal 2013 al 2016, mentre per gli over 55 le mensilità saranno 12 nel 2013, 14 nel 2014, 16 nel 2015 e 18 nel 2016.
Anche per i lavoratori dipendenti in prossimità della pensione che dovessero perdere il posto di lavoro e nei successivi 4 anni raggiungerebbero il requisito minimo di pensionamento (in ditte con più di 15 dipendenti), saranno previsti interventi a favore: sulla base di eventuali accordi tra datore di lavoro e organizzazioni sindacali, il primo si impegnerà a corrispondere una prestazione pari al trattamento di pensione che spetterebbe al lavoratore, fino a quando quest’ultimo raggiungerà i requisiti minimi di pensionamento.

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Pubblicato il 06 Aprile 2012
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