Gli avvocati di Uva: “Si indaghi su poliziotti, carabinieri e sindaco”

Secondo le parti civili il giudice dovrebbe assolvere il medico dell'ospedale accusato di omicidio colposo e indagare su chi tenne in custodia l'uomo. E anche su chi dispose il tso

E’ un processo anomalo, quello per la morte di Giuseppe Uva, che contiene almeno una rarità. La parte civile non chiede la condanna dell’imputato, e nemmeno il risarcimento, ma chiede invece che il giudice, assolvendo il medico Carlo Fraticelli, trasmetta alla procura gli atti di una o più «notitia criminis». Non certezze, ma ipotesi di reato a carico di soggetti diversi dall’imputato odierno. La parte civile delle sorelle Uva guidata dall’avvocato ferrarese Fabio Anselmo è in grande polemica con il pm Agostino Abate e non ne condivide l’operato: «Questo è stato un processo inutile e una sconfitta per lo stato» ha detto Anselmo (nella foto a destra) oggi in udienza.
Ma quali sarebbero allora i soggetti contro cui aprire nuove inchieste? Una decina di persone in tutto. 8 tra carabinieri e poliziotti che ebbero in custodia Giuseppe Uva tra via Dandolo, dove fu fatto salire su un’auto dei carabinieri, e la caserma di via Saffi, dove fu tenuto per qualche ora la notte del 14 giugno 2008. Ma anche i due medici che intervennero in caserma per il tso. E’ la richiesta formulata dalla parte civili delle sorelle di Lucia Uva (la madre e il fratello hanno invece chiesto il risarcimento).
Reati ipotizzati? Secondo l’avvocato Fabio Ambrosetti, che rappresenta Maria Altomare Uva, vanno indagate le concause che portarono al decesso, o meglio eventuali condotte di causa o condotte omissive. Si potrebbe quindi parlare di un omicidio colposo oppure preterintenzionale, poiché il nesso tra quanto successo in caserma e quanto accaduto in ospedale sarebbe certificato dai periti del giudice nella loro relazione. Ambrosetti ha fatto i nomi dell’appuntato e del brigadiere che fermarono Uva in via Dandolo mentre ubriaco spostava transenne, degli altri 6 operanti in caserma, e anche dei due medici. L’avvocato Alessandra Pisa (tutela Carmela Uva) ha ribadito gli stessi concetti e ha aggiunto anche l’ipotesi che possa essere indagato chi ha firmato il tso, ovvero il sindaco della città Attilio Fontana
L’avvocato Fabio Anselmo ha parlato lungamente. Ha tenuto una relazione appassionata in cui ha citato in più punti la sua esperienza nel caso di Federico Aldrovandi, il giovane ucciso a Ferrara durante un arresto che, a suo parere, ha parecchie analogie con questo caso. Ha detto che Lucia Uva sarà anche protagonista di un film e di un’assemblea italiana di Amnesty International. Nessuna richiesta risarcitoria al medico Carlo Fraticelli. Venerdì sera da via Dandolo a Varese partirà una fiaccolata per tenere alta l’attenzione. Lunedì prossimo, il 24 aprile, potrebbe già esserci la sentenza del giudice Orazio Muscato.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Aprile 2012
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