Industria varesina in stallo

I risultati dell’Indagine Congiunturale sul primo trimestre 2012 dell’Ufficio Studi dell’Unione Industriali. Tengono le imprese più orientate ai mercati esteri. Per ogni 100 euro di import, la provincia di Varese ne esporta 144

I primi mesi del 2012 sono stati caratterizzati da una fase di stallo dei principali indicatori economici locali, seguita alla decelerazione che aveva segnato la chiusura del 2011. In estrema sintesi è questo il risultato dell’indagine congiunturale sul primo trimestre dell’anno svolta dall’Ufficio Studi dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese.

SITUAZIONE GENERALE VARESINA – L’inizio del 2012 è stato caratterizzato da una situazione di stagnazione, sebbene si rilevi una certa frammentazione dei risultati sulla base dei mercati di sbocco e dei prodotti delle imprese. Pesa negativamente sulle performance delle imprese varesine la contrazione registrata dai consumi e dagli investimenti interni al nostro paese e di gran parte dei paesi dell’area euro, effetto delle manovre restrittive adottate per ridurre i debiti pubblici.
Fanno, invece, da traino dell’economia gli ordinativi esteri provenienti in particolare dai paesi emergenti, che hanno risentito della crisi solo marginalmente e registrano domande interne in continua crescita. E’ necessario in questa ottica incrementare ulteriormente gli sforzi per essere presenti in questi paesi con i propri prodotti e servizi in modo da compensare le perdite registrate sul mercato nazionale ed europeo.

LA PRODUZIONE – L’andamento della produzione nel primo trimestre del 2012 riflette la situazione di stallo: la maggior parte delle imprese intervistate (64%) non ha rilevato variazioni nei livelli produttivi rispetto al trimestre precedente, il 18% ha dichiarato un incremento e il 18% un peggioramento. Le performance migliori sono state registrate dalle imprese che stanno orientando i loro prodotti verso nuovi mercati extra-europei o che operano in particolari nicchie produttive altamente tecnologiche. Per contro risultano in maggior sofferenza le produzioni destinate al mercato nazionale.

LE ASPETTATIVE – Di fronte alle incertezze e alle debolezze che caratterizzano i mercati le previsioni per i prossimi mesi si mantengono cautelativamente conservative: il 77% delle imprese intervistate non prevede mutamenti nel breve periodo nella produzione, l’8% attende una crescita dei livelli produttivi e il 15% una loro riduzione. Alcuni fattori esterni potrebbero mutare queste previsioni. In particolare un fattore di rischio è rappresentato dal rallentamento nel ritmo di crescita del commercio estero mondiale atteso per il 2012 (Prometeia ad aprile 2012 stima un incremento del 4,2% contro il 6,3% registrato nel 2011). Risulterà fondamentale la capacità delle imprese varesine di rimanere competitive sui mercati esteri.

GLI ORDINI – La dinamica del portafoglio ordini rimane stabile e continua ad essere trainata dagli ordinativi esteri che fanno segnare un risultato migliore rispetto a quelli interni: il 32% delle imprese intervistate ha, infatti, dichiarato ancora una crescita degli ordini provenienti dai mercati esteri, mentre questa percentuale scende al 13% analizzando l’andamento totale degli ordinativi, esito delle diverse dinamiche degli ordini interni ed esteri.

MERCATO DEL LAVORO – Il mercato del lavoro riflette gli andamenti dell’economia. I fattori di rischio che pesano sulla crescita hanno ripercussioni anche sull’occupazione come mostrano anche gli ultimi dati pubblicati dall’Istat sull’andamento della disoccupazione, che a livello locale ha raggiunto nel 2011 il 7,7%.
Il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (Cigo), che si era ridotto nel corso del 2011, è tornato a crescere nel primo trimestre del 2012. Sono state autorizzate 4.675.557 ore di Cigo, in aumento del 34,6% rispetto ai primi tre mesi del 2011 e del 37,3% rispetto al trimestre precedente. A livello settoriale l’incremento nel numero di ore autorizzate di Cigo non è generalizzato e si evidenziano delle differenze. La maggior parte delle ore di Cigo autorizzate (33%) è concentrata nel tessile-abbigliamento che ha registrato un incremento sia congiunturale che tendenziale; in crescita anche le ore autorizzate nel settore gomma e materie plastiche che raccoglie il 32% del totale; sono, invece, in riduzione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma in aumento rispetto al trimestre precedente, le ore di Cigo autorizzate nel settore metalmeccanico che pesano per il 32% sul totale; infine, sono in calo le ore nel chimico e farmaceutico che rappresentano il 2%.
Analizzando l’andamento degli altri ammortizzatori sociali, per il comparto industriale, si evidenzia, nel primo trimestre del 2012, un calo delle ore autorizzate di Cassa Integrazione Straordinaria (Cigs, -15,9% rispetto allo stesso periodo del 2011) e in deroga (-26,8%). Complessivamente (considerando Cigo, Cigs, deroga) sono state autorizzate 7.281.127ore, in aumento del 9,7% rispetto al primo trimestre del 2011.

IMPORT-EXPORT– Gli ultimi dati disponibili sul commercio estero varesino sono quelli relativi all’intero anno 2011 e confermano una buona dinamicità dei flussi commerciali internazionali. Il recupero della nostra economia fortemente internazionalizzata, infatti, è stato spinto nel corso del 2011 dalla ripresa di consumi e ordinativi esteri che continuano a rappresentare, come già ricordato, una componente fondamentale di traino delle performance varesine.
Nel 2011 le esportazioni varesine hanno raggiunto 9.314 milioni di euro, in aumento del 5,9% rispetto al 2010. In crescita anche l’import (+16,8%), che ha raggiunto quota 6.458 milioni di euro. Queste dinamiche nei flussi commerciali hanno fatto sì che il saldo commerciale varesino continui a mantenersi positivo (+2.855 milioni di euro) ma in calo rispetto al 2010 (-12,5%). Varese continua a rimanere tra le prime province esportatrici in Italia. Lo conferma l’elevato rapporto di copertura (export/import) dell’economia locale. Un indice che nel 2011 ha evidenziato, per ogni 100 euro importati, un export di 144 euro, ben più della media nazionale (pari a 0,94, ovvero per ogni 100 euro importati un export di 94 euro).

Guardando ai mercati di riferimento delle nostre esportazioni, acquistano sempre maggior rilevanza i paesi in via di sviluppo che diventano destinazioni cruciali nello scenario attuale, caratterizzato da consumi ed investimenti stabili o in calo nelle economie mature, e anche in un’ottica di lungo periodo, dal momento che assorbiranno sempre maggiori quote di commercio internazionale, rappresentando nuove frontiere di crescita. Nel 2011 è, infatti, aumentato l’export verso l’Asia orientale (+39% rispetto al 2010) e centrale (+22%), l’America centrale-meridionale (+22%) e verso la Russia (+20%). E’ rimasta, invece, stabile (+0,9%) la media delle esportazioni verso i paesi appartenenti all’Unione Europea frutto di diverse dinamiche: in calo gli scambi con i paesi periferici più colpiti dalla crisi (Grecia -27%, Portogallo -18%, Spagna -13%), stabile o in leggera riduzione l’export verso i paesi core che sono in parte stati contagiati dalla crisi (Francia -3% e Regno Unito +0,3%), in crescita le esportazioni verso la Germania (+15,5%), unica economia dell’area euro in ripresa, e verso alcuni paesi entrati recentemente nell’Unione Europea (Romania +14,2%).
Sotto l’aspetto della dinamica, tutti i principali settori del tessuto imprenditoriale varesino hanno registrato una crescita delle flussi commerciali sia in entrata che in uscita rispetto al 2010.
Nel metalmeccanico le esportazioni hanno registrato una crescita del 2,3%, a fronte di un ripresa più sostenuta delle importazioni (+15,1%).
In crescita anche le esportazioni (+6,8%) e le importazioni (+11,9%) del settore tessile-abbigliamento.
Nel settore gomma e materie plastiche si è registrata una crescita delle esportazioni del +9,2% e delle importazioni del +14,0%.
Il settore chimico e farmaceutico ha registrato le variazioni più marcate in termini di import con una crescita del +23,7% a fronte di un incremento dell’export del 12,9%.

ANDAMENTI SETTORIALI – 
Settore metalmeccanico. Nel primo trimestre del 2012 si evidenzia una situazione di stallo congiunturale al’interno del settore metalmeccanico. Sotto il profilo produttivo la maggioranza delle imprese intervistate (87%) ha segnalato una stagnazione della produzione sul livello del trimestre precedente, il 4% una contrazione e il 9% un incremento. Segnano una miglior tenuta dei livelli produttivi le imprese orientate ai mercati emergenti o che operano in nicchie altamente tecnologiche.
Sono orientate alla stabilità anche le aspettative a breve con il 97% delle imprese analizzate che prevede una continuità nei livelli produttivi.

Settore tessile-abbigliamento. All’interno del settore tessile-abbigliamento si rileva un rallentamento congiunturale. Sotto il profilo produttivo, infatti, la maggior parte delle imprese intervistate ha dichiarato un peggioramento (55%) o non ha registrato variazioni rispetto al trimestre precedente (40%).
Anche le aspettative a breve mantengono un andamento prudenziale con il 59% delle imprese che hanno partecipato all’indagine che si attendono una stabilità nei livelli produttivi e il 38% un peggioramento.
Settore chimico e farmaceutico. La congiuntura, dopo alcuni mesi di rallentamento, è in evoluzione positiva. Dal punto di vista produttivo nel primo trimestre 2012 la maggior parte degli imprenditori intervistati ha, infatti, dichiarato un incremento nei livelli produttivi rispetto al trimestre precedente.
Diversificate invece le aspettative a breve con il 59% delle imprese del campione che prevede il mantenimento degli attuali livelli produttivi, a fronte del 41% che non si aspetta variazioni.
Settore gomma e materie plastiche. Nel primo trimestre del 2012 l’andamento congiunturale è orientato alla stabilità: il 73% delle imprese del campione ha registrato livelli produttivi in linea con il trimestre scorso, il 19% in crescita e l’8% in riduzione.
Anche il profilo delle aspettative a breve è orientato alla stabilità con il 68% delle imprese intervistate che prevede un mantenimento della situazione attuale anche nel prossimo trimestre.

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Pubblicato il 09 Maggio 2012
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