Ngi inuagura il nuovo quartier generale. Nasce la Sempion-Valley
Dopo l'acquisizione da British Telecom, la società di servizi per la connettività internet, detenuta per il 55% da Luca Spada e per il 45% da Elmec informatica, apre la nuova sede a Busto Arsizio. Previste altre 30 assunzioni entro la fine dell'anno
Ngi, l’azienda che offre servizi di connettività internet, ha inaugurato questa mattina, giovedì 17 maggio, la sua nuova sede a Busto Arsizio in via Gran San Bernardo, lungo l’antico asse produttivo del Sempione che oggi si candida a diventare la nuova Silicon Valley del Varesotto. Il taglio del nastro è avvenuto alla presenza dei dipendenti della società e del sindaco di Busto Arsizio Gigi Farioli.
La presentazione è stata definita «un sogno realizzato dopo 20 anni di duro lavoro» dal suo fondatore, Luca Spada, che nei primissimi anni ’90 era partito dalla cantina di casa sua a Malgesso come un semplice appassionato di telecomunicazioni. Nel ’94 fonda Skylink, il primo internet service provider nato in provincia di Varese e tra i primi in Italia. Da allora di strada ne ha fatta tantissima fino al 2006 quando inizia l’avventura di Eolo e della banda larga wire-less. Oggi Ngi, con il brand Eolo, copre gran parte del nord-Italia con 100 mila clienti serviti in 3800 comuni sparsi in 7 regioni. «Un’esperienza che mi ha insegnato tanto» dice Spada.
Ngi impiega oltre 60 dipendenti ed è tra le poche società di internet provider che può vantare una struttura di proprietà, indipendente da Telecom Italia, ed è tra i principali operatori nazionali. Il bilancio, al 31 marzo 2012, registra 25 milioni di euro di ricavi, con un utile, dopo gli ammortamenti, di 10 milioni di euro e un investimento di 30 milioni di euro in 10 anni per la realizzazione della rete cable-free.
Il 4 aprile scorso Spada ha realizzato insieme ad Elmec , gruppo con sede a Brunello e leader nel settore Ict (Information and Communication Technology), un progetto molto ambizioso : riportare Ngi in Italia. Un’operazione coraggiosa, se si tiene conto della contingenza economica, e che guarda al lungo periodo. «Ce l’abbiamo fatta – dice l’imprenditore – abbiamo acquisito il pacchetto azionario di Ngi da British Telecom e la società è tornata completamente in mani italiane, posseduta al 55% da me e al 45% da Elmec».
Una sintonia, quella tra Spada ed Elmec, che non si esprime solo nel piano industriale e nelle strategie di acquisizione, ma anche nei valori che devono informare l’azienda nella sua totalità. «Il nostro modello – spiega Spada – mette al centro dell’ambiente di lavoro le persone, il loro benessere e la collaborazione». Non è un caso che nella nuova azienda bustocca ci sia una palestra interna a disposizione dei «collaboratori».
La nuova sede di Ngi, tornata in provincia di Varese dopo quasi 10 anni passati a Settimo Milanese, occupa uno stabile di tre piani di recente costruzione all’interno dell’area industriale a nord della città, al confine con Gallarate con molti capannoni con la scritta "vendesi" e "affittasi". Sono le vecchie aziende tessili che, una dopo l’altra, sono fallite oppure hanno spostato la produzione altrove. «L’arrivo di Ngi è un bel segnale – dice Vittorio Gandini, direttore dell’Unione industriali della provincia di Varese – perché è un investimento importante sia per l’economia del territorio sia per l’occupazione, in un contesto generale non proprio favorevole. Il tutto in uno stile low-profile, com’è tipico dei nostri imprenditori, che cela al tempo stesso un dinamismo e una tendenza all’innovazione presenti in molte imprese della nostra provincia».
L’obiettivo di Ngi è quello di arrivare a 100 dipendenti entro la fine del 2012 e, quindi, di assumere nuovo personale che – ha promesso Luca Spada – verrà reclutato nella zona portando, dunque, lavoro per i cittadini del territorio. Il sindaco Farioli ha ringraziato Spada e ha formulato i migliori auguri all’azienda per un futuro di prosperità nella città che fu culla della rivoluzione industriale italiana: «Busto si conferma una città attrattiva per le imprese – ha detto il primo cittadino – anche per le aziende che sfruttano le nuove tecnologie. Ci confermiamo capoluogo produttivo della provincia».
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