Zingales: “Università come la Liuc contro l’Italia dei peggiori”

L'economista ospite del convegno con cui l'università castellanzese si rilancia rinnovando lo stile e facendo un bilancio di questi 21 anni: "L'Italia è da tempo un paese che non offre più un mercato libero ma serve la politica"

Competitività, competenze, comunità e opportunità. Queste le parole d’ordine con cui la Libera università Carlo Cattaneo ha voluto presentarsi nel convegno che si è svolto ieri pomeriggio, lunedì, nell’aula magna dell’ateneo dove il rettore Walter Lazzari ha voluto attorno a sé il meglio che l’università ha saputo dare alla classe dirigenziale italiana ed europea.

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Su un palco inedito, via il solito tavolo dele conferenze e spazio a poltrone più informali, Giovanni Davide Orsi, manager di una società di investimenti britannica, Cristina Mollis a capo di una azienda che fornisce consulenze per l’agenda digitale delle aziende e Giacomo Ponti, che risiede nel consiglio di amministrazione del marchio alimentare che porta il suo nome. A completare il tutto la visione di un italiano negli Stati Uniti come l’economista Luigi Zingales che ha encomiato la Liuc e ha proposto la sua ricetta per superare la crisi economico-finanziaria.

L’economista, titolare della cattedra R. McCormack di Imprenditoria e Finanza presso la Booth School of Management dell’Università di Chicago, ha tracciato un ritratto impietoso dell’Italia (tra corruzione, clientelismo e mercato asfittico) che non ha risparmiato la politica economica di Berlusconi e nemmeno l’attuale

governo tecnico. Ha proposto, invece, una ricetta che prende molto dalla politica economica e dall’etica americana in tema di tassazione, semplificazione delle leggi, alleggerimento della burocrazia e giustizia. Solo con una cura intensiva in questi campi, attuata da una politica rappresentativa e non clientelare, sarà possibile ridare slancio alla competizione, attraverso la meritocrazia e un certo senso di bene comune. A chi ora grida a piani per la crescita, aiuti alle imprese e sussidi vari Zingales sbarra la porta e paragona l’intervento statale alla consegna di Napoli alla camorra, quando gli aiuti a pioggia servirono solo a rimpinguare le casse dei clan. 

Ospite del convegno anche Giuseppe Dessi, fondatore e CEO di Method Investments & Advisory Ltd, società finanziaria di diritto inglese. Sotto la sua guida la società conosce una forte crescita per volumi, gamma di servizi finanziari offerti e copertura geografica con sedi a Londra, Milano, New York. Per questa sua crescita si è affidata al recruiting di diversi laureati LIUC cui, in segno di riconoscenza, finanzia oggi l’apertura di un laboratorio Bloomberg finalizzato a rafforzarne la dimostrata eccellenza nella capacità di generare “experential learning” nei suoi studenti.

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Pubblicato il 14 Maggio 2012
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