Asystel MC-Carnaghi, la metamorfosi è completa

Presentata a Villa Cortese la società nata dall'unione con Novara: nuovo logo e organigramma rivoluzionato. De Stefano: "Il risultato non è una priorità, vogliamo aprire un ciclo". Ufficiali Rondon e Garzaro, raduno il 7 agosto

Nuovo logo, nuove maglie, nuovi acquisti (ormai ufficiali gli arrivi di Giulia Rondon e Ilaria Garzaro), nuovo sito web: nella presentazione del progetto Asystel MC-Carnaghi, tenutasi giovedì 26 luglio alla sede della PietroCarnaghi di Villa Cortese, la prima cosa che salta all’occhio è la volontà di un taglio netto col passato. Anche se poi la metafora più efficace la trova il neo-presidente onorario Antonio Caserta, mostrando addirittura un quadro di Salvador Dalì ("Metamorfosi di Narciso") opportunamente modificato al computer: due Narcisi intenti a specchiarsi a una fonte si trasformano in un bellissimo fiore pronto a sfidare ogni difficoltà. Questa in fondo è la nuova società: due anime ancora ben evidenti – i sette-relatori-sette chiamati al tavolo parlano chiaro – che stanno imparando a conoscersi e collaborare.

La presentazione, arrivata con un paio di mesi di ritardo (e non è uno sgarbo alla stampa, ma un errore strategico), offre per la prima volta ai protagonisti della clamorosa unione tra Villa Cortese e Novara l’opportunità di esporre il proprio punto di vista. Lo fa senza remore il direttore generale Massimo De Stefano: "Non è un assorbimento né una fusione, ma una nuova entità: l’abbiamo rappresentata graficamente con il nuovo logo, che riunisce in una sola cornice i tre marchi principali. Il "noi" e il "voi" non devono più esistere, c’è solo un gruppo che lavora insieme. Lavoreremo sull’immagine e anche sull’evento-partita: stiamo studiando con Castellanza Servizi il modo di rivoluzionare il palazzetto, che avrà nuove aree hospitality, stampa e biglietteria. La squadra? Daremo l’anima, ma il risultato non è una priorità. Vogliamo innanzitutto aprire un ciclo, partendo da uno staff tecnico che potrebbe tranquillamente essere da nazionale". De Stefano dice la sua anche sulle singole atlete: "Bosetti, Malagurski e Veljkovic sarebbero state acquisti straordinari per chiunque, trattenerle non era facile. Cardullo è l’unico libero che fa la differenza, Mojica un grandissimo talento: c’è l’incognita dell’adattamento, è vero, ma ricordatevi di Lloyd l’anno scorso… ancora il mercato non è chiuso, cerchiamo un’altra schiacciatrice di posto 4". Infine il settore giovanile: oltre all’accordo con Orago c’è quello con una decina di società piemontesi, "se riusciremo a coinvolgerle tutte avremo 1500 atlete".

Il presidente Gian Carlo Aliverti svela qualche retroscena: "Il progetto dell’unione è nato al tempo dei playoff, durante un viaggio in treno, ma allora si parlava ancora di collaborazione tra due società separate. Abbiamo poi deciso di fare questo passo per restare ai vertici della serie A e sono convinto che ci toglieremo qualche soddisfazione, anche se non partiamo da favoriti". Un concetto condiviso da Paola Cardullo, virtualmente presente con un videomessaggio: "Ci divertiremo tanto, non vedo l’ora di iniziare. Rassicuro i tifosi: l’infortunio non mi impedirà di essere pronta per il via". E qui interviene ancora De Stefano sui presunti guai fisici delle giocatrici: "Barun sta benissimo, di Paola avete sentito, Malagurski è rimasta tutta l’estate a Novara proprio per recuperare".
Flavio Radice (nella foto con Caserta), sempre presente in prima persona nei tre anni di serie A1, manifesta per la prima volta la volontà di defilarsi, passando il testimone al cognato Adriano Carnaghi (altro presidente onorario), ma aggiunge: "L’attaccamento al territorio è l’unico motivo per cui siamo coinvolti in questo progetto". Sull’ipotesi di un futuro trasferimento a Milano, Aliverti aggiunge: "Il progetto nasce dall’idea di mantenere la pallavolo a Villa Cortese, ma prenderemo le decisioni insieme al nuovo partner". E Caserta risponde: "Non ho mai voluto portare via nulla a nessuno, il mio augurio è di avere un palazzetto da 10.000 posti a Villa Cortese…". Il sindaco, Giovanni Alborghetti, abbozza. Solo quando si parla di Novara il discorso si fa pepato e il patron dell’Asystel diventa categorico: "Se ci si sente ospiti, com’è successo a noi, bisogna andarsene. Ho deciso io, contro il parere di De Stefano".

Rivoluzionato l’organigramma della società: "Per l’80% è composto da dirigenti di Villa Cortese" sottolinea De Stefano, e non mente di certo, ma il rimpasto c’è stato eccome. Andrea Antonini è il nuovo team manager, Renato Beltrami si occuperà del settore giovanile e Michele Orlando della segreteria, Valentina Radice sarà responsabile di iniziative speciali e hospitality. Il raduno, altra novità, è di gran lunga anticipato: le giocatrici si ritroveranno a Castellanza già martedì 7 agosto, salvo le "olimpiche" Rondon e Veljkovic che raggiungeranno il gruppo il 20, mentre a Caterina Bosetti dovrebbe essere concessa un’altra settimana di pausa. Tutte, naturalmente, soggiorneranno a Villa Cortese e dintorni, anche se la sede dell’Asystel resterà a Novara.
Ultima battuta di giornata ancora per Antonio Caserta: "Per fare pallavolo servono quattro cose: soldi, professionalità e organizzazione ce le abbiamo. Ce ne manca una sola: un gran c….!".

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Pubblicato il 26 Luglio 2012
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