Ex macello, rimosso l’amianto per i gatti, ma rimane quello che fa male agli umani
“Siamo a buon punto – ha detto l’assessore alla Tutela Ambientale Stefano Clerici -: entro pochi mesi Varese avrà finalmente il rifugio per i felini". Mirabelli del Pd replica: "La bonifica è molto piccola"
Prosegue l’intervento di sistemazione dello stabile in via Gigli, all’ex macello di proprietà comunale, per la realizzazione di un rifugio temporaneo per gatti, dove già in precedenza esisteva un canile. Sono terminati ieri gli interventi di bonifica dall’amianto, necessari per procedere nella ristrutturazione. La prossima settimana sarà emesso il bando per l’appalto dell’intervento complessivo.
"L’amianto tuttavia è stato rimosso solo in una porzione di centro metri quadri – osserva il consigliere del Pd Fabrizio Mirabelli – a fronte di una bonifica complessiva che doveva essere di 4mila metri quadrati, per un costo di 320mila euro e che ancora non è stata fatta, nonosnate sia stato dato un incarico a una ditta specializzata, sulla scorta delle indicazioni emerse dalla commissione consiliare che si occupò della questione e che fece una relazione precisa in consiglio comunale. Il comune osservò che rimaneva una priorità ma che non c’erano i soldi per l’intervento complessivo. A me fa piacere che si faccia qualcosa per i gatti ma si dovrebbe fare qualcosa anche per gli abitanti di Belforte – continua Mirabelli (che era il presidente della commissione sull’amianto)– rimane una certa amarezza per il fatto che, dopo un anno e mezzo di lavoro della commissione, si è preferito non intervenire in un’area intorno alla quale vivono tante persone".
L’assessore Clerici tuttavia è ottimista quantomento per l’intervento di sua competenza, ovvero quello detinato a liberare un’area per i felini. “Siamo a buon punto – ha detto l’assessore alla Tutela Ambientale Stefano Clerici -: entro pochi mesi Varese avrà finalmente il rifugio per i gatti, come abbiamo annunciato alle associazioni nella riunione di febbraio”.
L’intervento ha un costo di 66 mila euro. Il Comune aveva partecipato ad un bando regionale, vincendolo e ottendendo un finanziamento di 50 mila euro. Altri 15 mila euro sono stati messi a disposizione dalla Provincia di Varese. Il progetto del rifugio è a cura del comune, assessorato alla tutela ambientale, e dell’Asl, dipartimento veterinario.
L’ area sarà essere oggetto di interventi straordinari che la renderanno idonea allo scopo: dopo la bonifica dall’amianto, saranno realizzati una nuova copertura, nuove pavimentazioni e porte e un impianto elettrico idoneo. Saranno mantenute le murature preesistenti, con adeguamento degli spazi in funzione delle esigenze degli animali, con individuazione di sette box, oltre ad un box infermeria e due di isolamento. La nuova copertura sarà in pannelli termoisolanti; saranno anche installate recinzioni in rete metallica plastificata per la creazione di aree esterne coperte, immediatamente accessibili dai box.
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