I tifosi del Pro Patria club in Emilia con gli aiuti

Un gruppo dello storico club tigrotto ha consegnato un furgone carico di ogni genere di conforto e lo ha consegnato al vice-sindaco del paese sconvolto dal terremoto di maggio. La situazione è ancora tragica

I tifosi del Pro Patria Club hanno consegnato, nei giorni scorsi, un camion di aiuti nelle mani del vicesindaco di Mirandola, città emiliana sconvolta dal terremoto di maggio. Il gruppo di tifosi, capitanato da Roberto Lusetti, Giovanni Pellegatta, Giancarlo Bacchi, Alberto Pedotti, Fabio Gallazzi e altri amici del club hanno voluto condividere la solidarietà dei tifosi della Pro con i terremotati del centro emiliano colpito gravemente dalle scosse di fine maggio.

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Mirandola, una città che cerca di rialzarsi 4 di 18

Tutti i partecipanti al viaggio, compreso il fotografo Roberto Blanco che ci ha fornito molteimmagini della spedizione, sono rimasti profondamente colpiti dalla situazione che stanno vivendo i cittadini di quelle zone. Ancora molte le zone rosse recintate da transenne in ferro e molti gli edifici pericolanti nemmeno puntellati. Proprio Blanco ha commentato così: «Ancora oggi ci sono famiglie che, nonostante l’agibilità della propria casa, dormono in tenda nel giardino di casa e molti sono gli anziani che non reggono all’emozione tutti i giorni nel vedere il prorpio paese in quelle condizioni – racconta – riguardo alla zona industriale, invece, si dovrebbe salvare la maggior parte della farmaceutica solo grazie a qualche polizza assicurativa, ma il condizionale è d’obbligo». Sul blog del Pro Patria Club i tifosi che hanno preso parte alla spedizione raccontano: «E’ brutto vedere famiglie intere che fanno la coda per ritirare il "kit di sopravvivenza"che viene preparato giornalmente con gli aiuti ricevuti dalla popolazione».

I tifosi hanno raccolto anche molte voci critiche su come siano stati usati i soldi raccolti per aiutarli e si chiedono che fine abbiano fatto i soldi raccolti tramite gli sms e quelli stanziati dal governo mentre, invece, ringraziano il Dalai Lama dicendo di aver ricevuto l’aiuto offerto. Naturalmente c’è grande riconoscenza anche per Vigili del Fuoco, Carabinieri e Protezione Civile (quest’ultima comunque non esente da critiche).

I tifosi concludono la loro esperienza con una nuova missione: «Credo che rifaremo una raccolta di aiuti perchè oggi ho visto quello che mai mi sarei aspettato di vedere, la situazione è drammatica e i terremotati sembrano davvero essere soli e questo non puo’ essere accettato. Abbiamo il dovere di contribuire ancora per la rinascita di questi nostri sfortunati amici emiliani».

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Pubblicato il 25 Luglio 2012
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