In tour nella “casa” delle previsioni del tempo
Siamo stati nelle sale del Centro Geofisico Prealpino dove si studiano i fenomeni atmosferici ma anche i terremoti e i movimenti della crosta terrestre
Via Andrea del Sarto numero 3. Da fuori potrebbe sembrare un’abitazione come tante altre ma basta mettere piede nel giardino per cambiare idea: i "fiori" del cortile del Centro Geofisico Prealpino di Varese, sono due pluviometri, un’antenna parabolica gigante, un igrografo, e un anemografo. Fiori che sono stati piantati nel lontano 1967 dal professor Salvatore Furia, purtroppo scomparso ormai due anni fa. «Questo centro geofisico, è uno tra i più importanti e completi tra i quarantaquattro che si trovano qui a Varese» spiega il meteorologo Paolo Valisa che insieme a Luca Buzzi segue e lavora all’interno della struttura.
Il nostro tour attraverso la "casa delle previsioni" inizia dall’interno dell’edificio dedicato alla sismologia e alla geodinamica: qui si studiano fenomeni sismici come terremoti e tzunami e si monitora ciò che accade al di sopra e al di sotto della crosta terrestre. In questa sala sono conservati gli strumenti del mestiere che venivano utilizzati circa vent’anni fa e che fanno da museo per le scolaresche accanto a quelli di ultima generazione. Si passa dai sismografi di una volta, dotati di un pennino libero di oscillare come un pendolo che lasciava la traccia su un rullo di carta, ai molto più sensibili e precisi sismometri elettronici costituiti da un geofono per catturare le onde e da un acquisitore, strumento elettrico collegato al computer.
Paolo Valisa spiega che, a causa del traffico e di tutti i mille disturbi della città, la sonda sismica che raccoglie i movimenti del terreno è stata posta al Campo Dei Fiori, dove regna la tranquillità. Ci mostra poi alcuni dati raccolti del terremoto abbattutosi in Emilia il mese scorso e di quello che il marzo dello scorso anno ha colpito il Giappone: questi strumenti consentono di fare una sorta di "elettrocardiogramma’" alla terra e mostrare quello che potrebbe essere definito un attacco di tachicardia improvviso.
Dopo l’area dedicata ai terremoti, veniamo invece accompagnati nell’area dedicata alla meteorologia, quella "dove viene predetto il futuro". Ci viene mostrato tramite le immagini dei satelliti meteorologici che è in arrivo un temporale. Vento, pioggia, pressione, neve, temperatura, qui tutto è tenuto sotto controllo grazie ai diversi strumenti piazzati nel giardino. Quindi l’anemografo si occupa dell’intensità del vento, sia in quota che a terra, i pluviometri raccolgono la pioggia, e dopo essere stati riscaldati in inverno misurano anche la quantità di neve. L’igrografo controlla invece l’umidità mentre i vari termometri, alcuni vecchi del 67, altri più nuovi e precisi, ci sanno indicare che questo è stato il terzo giugno più caldo negli ultimi due secoli. Anche il tetto dela casa ha le sue peculiarità: come gli strumenti che misurano le radiazione del sole, i piranografi o solarimetri termoelettrici. Tutti i dati raccolti da queste apparecchiature vengono poi inviati all’interno dello studio a diversi computer e inviati poi in tempo reale al sito web http://www.astrogeo.va.it/ dove tutti possono usufruirne.
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