L’andamento dell’economia varesina per settori
La congiunturale dell’ufficio studi dell’Unione industriali descrive una situazione di stallo rispetto ai primi tre mesi dell’anno
La congiunturale Univa, ecco i dati divisi per settori
COMMERCIO ESTERO |
gennaio – marzo 2012 |
Variazione rispetto |
||
|
Importazioni |
Esportazioni |
Importazioni |
Esportazioni |
Metalmeccanico |
641.940.473 |
1.519.426.736 |
-2,8 |
16,6 |
Tessile-abbigliamento |
134.377.641 |
202.188.812 |
-13,9 |
1,2 |
Chimico e farmaceutico |
385.493.396 |
248.005.150 |
-23,4 |
1,0 |
Gomma e materie plastiche |
50.593.151 |
203.360.816 |
-6,0 |
5,8 |
Totale provincia |
1.482.305.667 |
-10,6 |
12,6 |
|
Saldo commerciale |
940.985.945 |
90,4 |
ANDAMENTI SETTORIALI
Settore metalmeccanico. Sotto il profilo produttivo l’indagine congiunturale riferita al secondo trimestre del 2012 si mantiene in linea con quanto rilevato nel trimestre precedente: la maggioranza delle imprese intervistate (87%) non ha segnalato variazioni nei livelli produttivi, il 9% ha evidenziato un peggioramento e il 4% un miglioramento. Rilevano una miglior tenuta dei livelli produttivi le imprese orientate ai mercati esteri o che operano in nicchie altamente tecnologiche.
Si mantengono orientate alla stabilità le aspettative a breve, con il 77% delle imprese analizzate che prevede una continuità nella produzione. Tuttavia, queste previsioni risentono di un certo grado di volatilità dovuto alle incertezze del contesto economico nazionale e cresce al 22%, rispetto al 2% rilevato lo scorso trimestre, la percentuale di imprese che si attendono un peggioramento nel breve termine.
La consistenza del portafoglio ordini rimane stabile, trainata dagli ordinativi esteri: la maggior parte delle imprese intervistate (81%) continua a segnalare ordini in linea con lo scorso trimestre.
Settore tessile-abbigliamento. L’andamento della produzione all’interno del settore tessile-abbigliamento appare diversificato ed in evoluzione: mentre nella rilevazione precedente la quasi totalità delle imprese del campione aveva registrato peggioramenti congiunturali o situazioni di stallo, nel secondo trimestre del 2012 il 30% ha dichiarato una produzione in miglioramento rispetto ai primi tre mesi dell’anno, a fronte del 20% che ha rilevato una stabilità e del 50% che segnala un peggioramento. Il saldo delle risposte è comunque negativo.
Le previsioni per il terzo trimestre dell’anno risentono delle incertezze del quadro economico nazionale e la maggior parte delle imprese intervistate ha un atteggiamento pessimista: il 71% delle imprese che hanno partecipato all’indagine prevede una flessione dei livelli produttivi, mentre solo il 6% un incremento e il 23% una stabilizzazione.
Il portafoglio ordini nel secondo trimestre dell’anno ha avuto un andamento che ricalca le previsioni a breve: il 64% delle imprese del campione ha dichiarato un calo degli ordini complessivi rispetto al trimestre precedente, il 30% una loro stabilità e solo il 6% un miglioramento.
Settore chimico e farmaceutico. Il settore chimico e farmaceutico, che nel trimestre precedente aveva visto un recupero, registra nel secondo trimestre 2012 una stabilizzazione nella produzione: la maggior parte degli imprenditori intervistati (84%) ha, infatti, dichiarato livelli produttivi in linea rispetto alla rilevazione precedente.
Anche le previsioni a breve sono orientate alla stabilità ed al mantenimento dei livelli raggiunti nel secondo trimestre dell’anno.
Decisamente positivo, invece, l’andamento del portafoglio ordini con la maggior parte delle imprese del campione (91%) che segnala ordinativi in crescita.
Settore gomma e materie plastiche. Nel secondo trimestre del 2012 l’andamento congiunturale delle imprese del settore gomma e materie plastiche è ancora mediamente orientato alla stabilità anche se aumentano le differenziazioni tra le imprese che segnalo livelli produttivi in miglioramento o in riduzione: il 49% delle imprese del campione ha registrato livelli produttivi in linea con il trimestre scorso, ma cresce al 23% la percentuale di coloro che rilevano un incremento e al 29% un peggioramento.
Nel difficile panorama economico nazionale ed internazionale il profilo delle aspettative a breve si mantiene prudenzialmente orientato alla stabilità con l’80% delle imprese intervistate che prevede un mantenimento della situazione attuale anche nel prossimo trimestre.
La consistenza del portafoglio ordini riflette l’andamento della produzione con il 43% delle imprese del campione con ordini invariati rispetto alla rilevazione precedente, contro il 23% che ha visto un miglioramento e il 34% un calo.
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