Pedemontana, Cattaneo risponde all’opposizione sul ponte di Vedano

Sel chiede conto della chiusura di un esercizio pubblico. "Il Ristorante è stato chiuso prima che le attività di cantiere imponessero la riduzione delle aree destinate a parcheggio"

raffaele cattaneoL’Assessore alle infrastrutture e Mobilità della Regione questo pomeriggio in Commissione Territorio ha risposto a una interrogazione presentata dai consiglieri Giulio Cavalli e Chiara Cremonesi di SEL sulla chiusura del ristorante “Ponte di Vedano” di Lozza per la realizzazione del collegamento tra il lotto 1 della tangenziale di Varese.

"Il Ristorante “Ponte di Vedano” – si legge nella nota diramata in tardo pomeriggio – è stato chiuso prima che le attività di cantiere imponessero la riduzione delle aree destinate a parcheggio: la chiusura è infatti intervenuta in data 1 dicembre 2011, quando le occupazioni erano ridotte e riferite solo alla pista di cantiere. Autostrada Pedemontana Lombarda, in qualità di Ente espropriante, ha emesso per le aree di pertinenza del Ristorante diversi decreti di esproprio ed è stata di recente perfezionata la procedura di immissione nel possesso delle aree previste, sebbene, avendo avviato recentemente le lavorazioni in quest’ambito, le suddette aree sono rimaste nella disponibilità del proprietario fino alle scorse settimane.
Nell’ambito della concessione per la costruzione e gestione dell’autostrada Pedemontana, l’esercizio dei poteri espropriativi e le connesse attività di acquisizione degli immobili e di erogazione delle indennità vengono effettuati dal concessionario, Società Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.A., che – ai sensi della Convenzione unica di concessione – è stata a tal fine delegata dal soggetto Concedente CAL S.p.A.
In particolare, in forza di detta delega, il Concessionario ha assunto le funzioni di Autorità Espropriante e effettua, in nome proprio, tutte le procedure previste. Non compete dunque alla Regione Lombardia provvedere all’indennizzo dovuto per l’esproprio dei terreni per la costruzione dell’infrastruttura. Tuttavia Regione Lombardia segue la vicenda attraverso costanti contatti con APL, Pedelombarda e tutte le ditte interessate da esproprio. In particolare, si sono già svolti numerosi incontri fra APL/Pedelombarda e i proprietari delle aree di pertinenza del Ristorante (l’ultimo dei quali avvenuto circa un mese fa), ma non si è per il momento giunti ad un accordo circa l’indennità da corrispondere. Si segnala inoltre che gli stessi soggetti sono anche proprietari di altri immobili interessati da esproprio, prossimi al Ristorante ma non attigui, per i quali il procedimento di esproprio si è già concluso ed è stata liquidata la relativa indennità concordata".

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Pubblicato il 26 Luglio 2012
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