Rinnovata la consulta pari opportunità
Elette dal consiglio comunale le 9 donne della consulta. In commissione si astengono la Lega e Sinistra Ecologia e Libertà. Critiche all'accordo tra i partiti
Rinnovata la Consulta Comunale per le Parità e le Pari Opportunità, istituita un paio di anni fa per la prima volta: dopo il voto in consiglio comunale sulle candidature spontanee pervenute, sono state elette nell’organismo Chiara Allai, Giordana Bianca, Cristina Boracchi, Fiora Cappa, Valeria Gioffrè, Fatiha Maidame, Elena Martire, Paola Stefanazzi, Antonia Vigo. La Consulta comprende anche il presidente del Consiglio Comunale il sindaco o suo delegato e l’assessore alle Pari Opportunità. Alle riunioni sono invitate permanenti le assessore della Giunta (Cinzia Colombo e Margherita Silvestrini) e le consigliere comunali (la sola Giovanna Quadrelli, lista civica), senza diritto di voto.
L’elezione della nuova consulta è arrivata in consiglio comunale dopo che una prima volta era stata rinviata. E anche questa volta non tutti si sono ritrovati d’accordo: se il voto in consiglio comunale era segreto, quello in commissione ha visto la parziale opposizione di Sinistra Ecologia e Libertà e della Lega Nord. Il consigliere comunale Alessio Mazza di SEL ha accennato alle ragioni, l’assessora Cinzia Colombo sul suo blog è stata molto più esplicita, parlando del tentativo di fare una nomina che prescindesse dalle appartenenze politiche e che rinnovasse anche i membri della consulta. Un’idea saltata, accusa Colombo, per l’opposizione del PdL: «Il centrodestra ha preteso che le “proprie” candidate ci fossero. Anche se altre donne senza tessera avevano presentato un curriculum migliore». La decisione ha spaccato anche la maggioranza, su un voto certo non di primo piano ma anche di valore simbolico: «La commissione capigruppo pressoché all’unanimità (con l’eccezione di SEL e Lega) ha convalidato purtroppo questa pretesa, legittimando una scelta non sulla base del merito ma per appartenenza politica. Dimenticando come i mezzi che si usano (vale a dire le modalità e i criteri di nomina delle componenti della commissione) incidono sul fine». Una posizione che è stata ribadita appunto in consiglio comunale anche da Alessio Mazza.
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