La Germania chiede ai motori di ricerca di pagare le notizie online
Un disegno di legge del Governo crea una nuova forma di diritto d'autore che consenta ai media di concedere in licenza l'uso i propri titoli. Google guida la rivolta in attesa del passaggio parlamentare
Contro gli aggregatori di notizie ci si era scagliato non più di 4 anni fa il tycoon Rupert Murdoch annunciando la ritirata delle sue testate in particolare dall’indicizzazione su Google News.
Ma il tema non è di facile soluzione e tutti gli editori sanno bene che se con una mano Google News "ruba" i contenuti, con l’altro costituisce una fetta rilevante degli accessi ai siti d’informazione.
Il tema è ancora più delicato perché coinvolge anche il delicato meccanismo del finanziamento delle imprese editoriali online: l’immediata e pressoché infinita disponibilità di notizie non a pagamento sul web rende vana o molto difficile la possibilità per i giornali di puntare su un finanziamento diretto dei propri lettori.
In Germania si sta svolgendo in questi giorni un forte dibattito su questo tema sorto in seguito all’approvazione di un’importante progetto di legge governativo. Il testo deliberato dall’esecutivo guidato da Merkel impone ai motori di ricerca e agli aggregatori di notizie (dei quali Google News è il più importante) il pagamento dei diritti d’autore agli organi di informazione tedeschi in caso di visualizzazione dei loro titoli sui siti web. In sostanza il disegno di legge crea una nuova forma di diritto d’autore che consenta ai media di concedere in licenza l’uso i propri titoli.
Il testo è passato al Governo ma per entrare in vigore deve naturalmente ricevere il via libera parlamentare, e in Germania è cominciata la rivolta capeggiata da Google.
L’ufficio tedesco dell’azienda di Mountain View ha condannato la decisione come un "giorno nero" e ha detto di sperare che il disegno di legge venga respinto dal Bundestag. Google definisce la scelta come "in grado di danneggiare fortemente la ricerca in rete, un provvedimento che non ha paragoni nel mondo".
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