Amici della Terra alla manifestazione “No Cava”

Pubblichiamo le riflessioni dell'associazione varesina a commento dell'iniziativa che si è tenuta a Cantello

Riceviamo e pubblichiamo un intervento dell’associazioni Amici della Terra di Varese in merito alla manifestazione "No Cava".

L’Associazione Amici della Terra Varese ha partecipato oggi 15 settembre alla manifestazione pacifica "No cava" a tutela della valle della Bevera e dell’acqua di Varese  a Cantello, via san Lorenzo presso l’area Verde Comunale, con la propria consigliera Sonia Rossato.
Della manifestazione vengono condivisi i contenuti ed anche le prolusioni dei politici lombardi, Giangiacomo Longoni e Alessandro Alfieri che pubblicamente hanno assunto una posizione contraria all’ammissione della realizzazione del piano di recupero della cava denominata ex Coppa, come previsto dal vigente piano cave della Regione Lombardia .
Richiesta di stralcio alla Regione Lombardia ufficialmente fatta dalla Provincia di Varese con voto unanime del consiglio e supportata dal voto dei consigli comunali dei comuni interessati a godere delle risorse naturalistiche presenti in Valle. In primo luogo dell’acqua, che particolarmente limpida, è difesa dalla roccia e dalla ghiaia presente in Valle.
La scrivente associazione, ricorda come le recentissime indagini svolte dall’Arpa, volte a dissipare i dubbi presenti nella popolazione residete nei comuni nelle associazioni dell’alto Varesotto, non abbiano assolutamente raggiunto questa finalità auspicando che possano essere fatte nuove e approfondite indagini nel corso del prossimo anno.
Il fatto che non si sia potuto dimostrare immediatamente e con facilità la possibilità di attuare il piano di recupero, dimostra in maniera assolutamente efficace come si possano verificare i problemi di una compromissione delle risorse naturali della Valle della Bevera. Valle che potrebbe divenire oggetto di un Pls e le cui preziose risorse sono descritte puntualmente sul sito Internet www.plisbevera.it.
Arpa ha testimoniato la bontà della nostra decisione di avversare unsimile piano di recupero di dimensioni eccessive e privo di una qualsivoglia ragione capace di supportarlo.
Se questo venisse attuato, si rischierebbe di compromettere la ricchezza naturalistica presente in Valle la cui tutela easige un vot del consiglio regionale favorevole allo stralcio che possa essere realizzato prontamente.
Chiediamo alla Regione Lombardia di rivedere in maniera completa la propria normativa che ha escluso la possibilità si possa verificare una Via su questo piano di recupero ( normativa secondo questa associazione in contrasto con la normativa comunitaria) e alla Provincia di Varese di non concedere un permesso all’inizio dei lavori prima che il consiglio regionale possa esprimersi.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Settembre 2012
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