Yankee go home, “Salvate lo scoiattolo rosso”
Uno studio inedito e realizzato da un gruppo di ricercatori di tre università dimostra come in pochi anni la specie di casa nostra sia a rischio estinzione. Tutta colpa del cugino grigio, americano, introdotto in Piemonte nel 1948
Lo scoiattolo rosso si sta estinguendo. Per ora questo avviene nell’area del Piemonte, ma sono a rischio nei prossimi anni anche le zone prealpine e della Liguria. L’allarme è stato lanciato dai ricercatori delle Università di Torino, Genova e Varese che hanno realizzato e presentato uno studio il cui conenuto Varesenews anticipa in anteprima.
Nella ricerca emerge che la scomparsa dello scoiattolo rosso, l’unica specie di scoiattolo arboricolo nativo presente in Italia, è dovuta alla competizione con lo scoiattolo grigio, una specie americana introdotta in Italia circa 60 anni fa dal Nord America. Le due specie competono tra loro per il cibo e lo scoiattolo grigio americano determina l’estinzione dello scoiattolo rosso europeo, già scomparso in Italia da un’area di oltre 1000 km2.
Il parente americano è stato introdotto dall’uomo in Gran Bretagna, Irlanda e Italia. In Gran Bretagna lo scoiattolo grigio ha colonizzato gran parte dell’Inghilterra e del Galles e si sta ora diffondendo in Scozia; contemporaneamente lo scoiattolo rosso si è estinto in gran parte delle aree di presenza del grigio. Lo stesso fenomeno si sta verificando in Irlanda.
La competizione tra le due specie è soprattutto di tipo alimentare. Gli scoiattoli grigi americani mangiano ghiande (i semi delle querce) in quantità decisamente maggiore rispetto agli scoiattoli rossi e riescono a trovare e consumare parte delle riserve di semi (fino al 50%) che gli scoiattoli rossi si preparano per l’inverno.
La sottrazione di risorse alimentari da parte dello scoiattolo grigio fa sì che lo scoiattolo rosso si riproduca con maggiore difficoltà, che i giovani di tale specie crescano meno ed abbiano più probabilità di morire nel primo anno di vita: tutto questo determina in pochi anni il declino della popolazione e l’estinzione locale dello scoiattolo rosso.
La competizione tra queste due specie è condizionata anche dalla presenza di un virus, chiamato Poxvirus degli scoiattoli: gli scoiattoli grigi sono resistenti al virus e agiscono da cosiddetti portatori sani, mentre gli scoiattoli rossi che entrano in contatto con il virus muoiono in poco tempo (1-2 settimane). In questo caso il processo di estinzione dello scoiattolo rosso a causa dello scoiattolo grigio è ancora più rapido.
In Italia lo scoiattolo grigio è presente con diverse popolazioni in Piemonte, Lombardia, Liguria e Umbria.
Lo studio dei ricercatori ha messo in evidenza la capacità di diffusione dello scoiattolo grigio e gli effetti negativi già registrati in Gran Bretagna e Irlanda.
In Piemonte è presente la più grande popolazione italiana di scoiattoli americani, originata dall’introduzione di soli quattro animali nel lontano 1948, a Stupinigi vicino a Torino. Da allora gli animali si sono riprodotti e hanno iniziato a diffondersi. Fino al 1970 la presenza dello scoiattolo grigio era ancora limitata ai boschi di Stupinigi, occupando un’area di circa 12 km2. Nel 1990 l’area occupata si estendeva per oltre 200 km2 con una forte espansione verso sud, in provincia di Cuneo. Nel 2000 l’area di presenza della specie arrivava a 900 km2 di superficie; nel 2012 ha superato i 2000 km2.
"In gran parte di quest’area – dicono i ricercatori – lo scoiattolo rosso non è più presente! In un’area di circa 1150 km2 dove lo scoiattolo rosso ha sempre vissuto indisturbato è ora possibile vedere solo scoiattoli grigi americani: il nostro scoiattolo rosso si è estinto. Un fenomeno analogo potrebbe essere in corso nelle altre regioni dove è presente lo scoiattolo grigio".
La competizione tra la specie americana introdotta e il nostro scoiattolo rosso è uno dei molti esempi degli effetti negativi causati dell’introduzione di specie da parte dell’uomo. Questo fenomeno globale sta modificando drasticamente gli ecosistemi della terra, tanto che è diventato una delle maggiori minacce alla biodiversità. Per questo, il contrasto alle introduzioni è considerata una delle misure più urgenti per salvaguardare la diversità biologica globale.
"Lo scoiattolo rosso può ancora essere salvato, ma bisogna arrestare l’avanzamento della specie americana – è l’appello dei ricercatori – . È quello che le autorità locali con l’aiuto dei ricercatori, del Ministero dell’Ambiente e della Comunità Europea stanno cercando di fare all’interno di un progetto LIFE".
L’intervista al ricercatore: La cura? No all’abbandono e soppressioni mirate
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