Cimberio a forza nove, stavolta è Reggio a cadere
In un PalaWhirlpool caldo e pieno i biancorossi faticano a scrollarsi di dosso la Trenkwalder ma alla fine festeggiano (91-78). Ere decisivo in attacco, Dunston (5 stoppate) in difesa
La goccia scava la roccia, dicevano gli antichi, e mai come questa volta la massima si addice alla Cimberio, arrivata a nove vittorie consecutive e sempre capolista solitaria della Serie A. Ci vuole infatti pazienza e costanza per battere (91-78) Reggio Emilia, avversaria coriacea e ben preparata contro cui altre squadre sono andate in corto circuito. Non la fuoriserie di Vitucci che non riesce a scrollarsi di dosso i rivali (se non negli ultimi 2′) ma che a ogni quarto mette un po’ di fieno in cascina per portare a casa i due punti.
A trascinare i compagni è ancora una volta Ebi Ere: il capitano la apre con 13 punti nel primo quarto e la chiude con altri 6 nell’ultimo periodo, quando imbuca anche una tripla in un momento di difficoltà. E pazienza se la palma del top scorer va a un altro, il reggiano Taylor (29 punti): Ere infatti si mette in tasca anche 9 rimbalzi e difende come un dannato contro qualunque avversario. Il successo della Cimberio è però frutto di una prova collettiva, come sempre: De Nicolao scombina i piani ospiti uscendo dalla panchina, Green alla lunga imbriglia Cinciarini (bravo l’azzurro), Banks vive un momento di onnipotenza e pure Rush contribuisce al successo quando il pallone pesa. Infine c’è Dunston: il pivot viene limitato dall’esperienza e dai chili di Brunner ma alla lunga torna a essere decisivo. Soprattutto in difesa quando molla ben 5 stoppate ad altezze impossibili. O meglio, raggiungibili solo da Bryant e dai suoi compagni di squadra che ora preparano il divano per guardarsi (lunedì sera) Cantù-Siena, sfida da Eurolega tra possibili rivali. Da martedì invece si tornerà al lavoro: domenica si va a Roma per un mezzogiorno di fuoco e per provare a infilare la decima perla in una collana ogni volta più preziosa.
COLPO D’OCCHIO – Nuovo appuntamento con il palazzetto pieno a Masnago (circa 4.500 presenti): l’occasione è data dal match tra la Cimberio e Reggio Emilia, squadra in gran forma viste le cinque vittorie consecutive conquistate. Rumorosa rappresentanza anche del tifo ospite sistemato nella “gabbia”.
PALLA A DUE – Vitucci non cambia di una virgola il quintetto iniziale della Cimberio che ha in Green e Dunston i propri “estremi”. Menetti manda in campo due italiani – Cinciarini e Antonutti – con Jeremic, Taylor e l’esperto pivot Brunner. Squadre al completo con la sola eccezione di Cerella, il cui rientro è sempre più vicino.
LA PARTITA – Ere e Cinciarini aprono subito il fuoco con 6 punti a testa in 4′. La parità prosegue anche con le prime triple – Green e Jeremic – e a metà quarto il punteggio è 13-13. Si infiamma il duello sotto canestro dove Brunner maltratta Dunston che si arrabbia e replica dalla media, ma Reggio avanza con la bomba di James. Banks è anonimo, Vitucci prova per il finale il doppio play (Green-De Nicolao) ma è l’incredibile Ere (13 punti in 10′) a chiudere il periodo sul 24-20.
La Trenkwalder pareggia subito ma trova la risposta pronta di De Nicolao (5 punti) e Banks (schiacciata) che costringono Menetti al timeout (31-26). Varese è in campo con un quintetto inedito che comunque non riesce a blindare la difesa: il -2 è una schiacciata di Antonutti. Di buono ci sono i 4 falli dell’acerbo Cervi; rientra però Brunner che contiene bene Dunston. Ora il duello in attacco è tra Ere e Taylor ed è ancora il nigeriano a fissare il parziale sul 46-41.
Si ricomincia come nel secondo quarto: Trenkwader subito incollata, Cimberio che reagisce una volta colpita: è bravo Banks, autore anche di un’entrata fantastica (nella foto S. Raso), a dare per la prima volta il +7. La guardia ispira anche Green e solo un canestro fortuito di Taylor muove il punteggio ospite. Dunston e Brunner si rispondono ma è ancora Banks, dall’arco, a colpire per il 63-52. Qui Varese si inceppa e permette all’ottimo Cinciarini di ispirare il rientro emiliano che Vitucci prova a fermare con il timeout (64-58) e con Rush sul bomber Taylor. Dunston trova altri due punti nel traffico ma alla pausa la gara è ancora aperta: 67-60.
IL FINALE – Varese spreca per eccesso di show il possibile +11 e si mangia le mani perché la Trenkwalder è subito con il fiato sul collo. De Nicolao toglie qualche castagna dal fuoco al pari della difesa che piazza tre stoppate in un’azione con Dunston e Polonara. L’americano però arriva a 4 falli in pochi istanti ed è costretto alla panchina; Menetti chiama una zona contro cui Achille va due volte a sbattere. Qui è fondamentale Ere con una tripla sui 24” che vale il +10, punteggio che Taylor riaggiusta subito. L’azione più brutta del campionato varesino (tira tu che tiro io) sfocia in un nuovo cesto pesante, di Rush (79-69) poi l’incredibile Taylor punisce in tap in i liberi sbagliati da Ere. A -2’37” rientra Dunston, Taylor fa ancora in tempo a incendiare la retina ma Polonara si fa perdonare una partita così così con due punti importanti. Finisce qui perché Reggio stavolta non ne ha più mentre Varese infila anche i canestri della sicurezza e del distacco definitivo. Onore ai vinti, gloria per i vincitori: sempre gli stessi.
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