“Creare è creare”: Daverio rivela l’arte della produzione

«Creare è creare: sia la suola Vibram che i manifesti artistici sono, allo stesso modo, creazioni».
Philippe Daverio comincia così la presentazione del libro “Varese In the world” a Ville Ponti: con una frase che inneggia alla creatività dell’imprenditore, di tutti gli imprenditori indistintamente. E incassa così un fragoroso applauso dalla platea che riempie la sala napoleonica delle ville Ponti fatta prevalentemente di imprenditori che la creatività, persino per tenersi in piedi in questi tempi di crisi, ce la mettono tutti i giorni.

Il libro presentato sembra semplice, fatto tutto di immagini, e invece fa la storia industriale della nostra provincia: «Il primo a rimanere stupito dall’importanza e dall’abbondanza di questi manifesti sono stato io» confessa Daverio, che aggiunge: «La prima cosa che salta all’occhio guardandoli è la complessità del tessuto industriale che rappresentano. E il fatto che i nomi più importanti “tiravano la volata” culturale e comunicativa a tutto il gruppo».

Una grande stagione, quella rappresentata dai manifesti riproposti nel libro edito da Macchione, con studio grafico dello studio Benzoni: «Oggi abbiamo scoperto delle cose che già gli imprenditori dell’epoca conoscevano: il valore del brand.  Senza avere idea della sua esistenza, sapevano già che cosa fosse l’identità dietro un marchio». Ora però: «Ci siamo trasformati da produttori di creatività a palcoscenico di serie B. E’ invece  importante riscoprire quanto è divertente fare cultura di impresa, che è anche cultura del rischio». Per questo motivo «Questo è un libro che deve mettere di buonumore» E per leggerlo correttamente, scacciare la crisi e ricordarsi di quello che ancora, sotto la cenere, si è basta: «Guardare le immagini e sognare».