Studenti in marcia, la protesta per le vie di Gallarate

Corteo per le vie di Gallarate degli studenti dell'Isis Ponti, supportati da alcuni alunni di altri istituti gallaratesi. In totale sono circa 200 i ragazzi che hanno attraversato la città fin dalle prime ore della mattina

Corteo per le vie di Gallarate degli studenti dell’Isis Ponti, supportati da alcuni alunni di altri istituti gallaratesi. In totale sono circa 200 i ragazzi che hanno attraversato la città fin dalle prime ore della mattina di lunedì: il primo nucleo partito dall’Isis Ponti di piazza Giovine Italia ("Ipsia") ha raccolto poi altri studenti altri studenti all’Ipc Falcone: da qui il corteo ha proseguito verso via Carlo Noè e, attraverso l’Aloisianum, fino al Gadda Rosselli (invitando i "colleghi" della scuola ad uscire dalle aule) . Gli studenti hanno gridato a gran voce: "Occupiamo la città" e "Noi siam qui e non ce ne andiamo". Gli studenti del Gadda Rosselli si sono radunati sulle scale, mentre da fuori i manifestanti li invitano ad uscire a colpi di cori: dentro al Gadda Rosselli è proseguito lo "sciopero bianco"; in questa scuola il dirigente scolastico che aveva promesso provvedimenti disciplinari in caso di proteste non conformi al regolamento.

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La manifestazione alla fine ha raggiunto, poco prima delle 11, la sede Isis Ponti di via Stelvio, entrando dal cancello su via Schuster. Anche qui gli studenti hanno "chiamato" alla protesta i loro colleghi rimasti negli istituti. Ed è in questa fase che gli studenti, tenuti sotto’occhio in modo defilato anche dagli agenti della Polizia di Stato, hanno iniziato anche a dialogare con gli insegnanti della scuola, che in diversi momenti hanno offerto la possibilità di tenere assemblee all’interno dell’edificio. Tra gli obbiettivi degli studenti c’era però anche l’aggregazione di ragazzi e ragazze di più scuole (qualche studente è venuto anche dal liceo): «Protestiamo contro i tagli alla scuola fatti mentre ancora s’investe in armi e nei nuovi caccia F35 – ci spiega Lorenzo». Altro motivo di protesta è contro il DDL Aprea, che secondo gli studenti mobilitati in mezza Italia rischia di portare alla scomparsa del diritto all’assemblea e alla partecipazione democratica dentro alla scuola.

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Pubblicato il 19 Novembre 2012
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