Un varesino in Australia per l’eclissi di sole

Giuseppe Piccinotti, socio dell'Osservatorio del Campo dei Fiori da oltre quarant’anni e grande appassionato di eclissi, si è recato nell'unico luogo nei pressi della terraferma toccato dalla fascia di totalità

Il fatto che l’unica eclisse totale di Sole del 2012 non si sarebbe potuta vedere dall’Europa non ha fermato la Società Astronomica Schiaparelli. Giuseppe Piccinotti, socio dell’Osservatorio del Campo dei Fiori da oltre quarant’anni e grande appassionato di eclissi, si è recato nell’unico luogo nei pressi della terraferma toccato dalla fascia di totalità: l’estremo nord-est dell’Australia, e più precisamente tra la città di Cairns e Port Douglas, nel Queensland, proprio nel bel mezzo della Grande Barriera Corallina, patrimonio dell’umanità UNESCO dal 1981.

A Cairns la totalità è durata esattamente due minuti e si è potuta ammirare poco dopo l’alba, alle ore 06.39 locali del 14 novembre (ore 21.39 italiane del 13 novembre), quando il Sole era alto appena 14 gradi sull’orizzonte. A quell’altezza sarebbero bastate poche nuvole per rovinare lo spettacolo, ma il meteo è stato davvero clemente, e Giuseppe Piccinotti è riuscito a fotografare l’eclisse in tutta la sua bellezza, catturando immagini mozzafiato della fase di totalità e degli istanti immediatamente prima e dopo, quando la luce del Sole filtra tra le montagne lunari, creando il fenomeno dell’ ”anello di diamanti”. Anche il paesaggio circostante ha regalato visioni davvero indimenticabili.
Una volta lasciata la città di Cairns l’eclisse si è tuffata nell’Oceano Pacifico, senza più toccare terra. Il massimo è avvenuto alle ore 23.12 italiane con una durata di 4 minuti e 2 secondi.

Questi affascinanti fenomeni avvengono quando Sole, Luna e Terra si trovano perfettamente allineate, e la combinazione tra la loro grandezza e distanza genera le eclissi che, nel caso di quelle solari, possono essere totali o anulari, a seconda della distanza della Luna dalla Terra.
Le eclissi totali di Sole rappresentano l’unico momento naturale nel quale è possibile osservare l’atmosfera della nostra stella, chiamata corona, e i misteri che ancora oggi la circondano. Come mai la superficie solare, o fotosfera, ha una temperatura di circa 6.000 gradi mentre la corona, più lontana, ne ha oltre un milione? Speriamo di non dover aspettare la prossima eclisse solare in Italia prima che gli scienziati trovino la risposta: arriverebbe nel 2027, e peraltro visibile solo da Lampedusa!
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Pubblicato il 14 Novembre 2012
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