Varese in trasferta contro il Cittadella
I biancorossi affronteranno domani (ore 14.30) i veneti, in ritardo di una sola lunghezza in classifica. Bettinelli sprona i suoi («Mi aspetto conferme») e ricorda Peo Maroso
Archiviata la vittoria in rimonta sull’Udinese, il Varese Primavera si getta sulla penultima giornata d’andata del campionato che la vedrà opposta al Cittadella: la gara si giocherà domani, sabato 24 novembre, in casa dei veneti, alle 14.30.
Per la trasferta Stefano Bettinelli avrà a disposizione tutta la rosa ad eccezione di Romano, che ripartirà a lavorare a pieno regime da lunedì prossimo (nella foto di F. Riboni: Zamparo). Come fuoriquota ci sarà Jadilson, perché Miceli è stato convocato in prima squadra da Fabrizio Castori: «Sono felicissimo per lui – dice Stefano Bettinelli – ha una grande opportunità: spero che sappia cogliere l’attimo giusto facendosi trovare pronto». Chance importante anche per i baby biancorossi contro un Cittadella che ha un solo punto di ritardo in classifica (e una gara in meno, contro l’Inter): «Il cammino dei nostri avversari, fin qui, è stato simile al nostro – spiega il tecnico varesino – e i valori si somigliano. Conosco la squadra e soprattutto il loro allenatore, Andrea Pagan: abbiamo fatto insieme il corso a Coverciano e so che è un ottimo tecnico».
I giocatori sono carichi: «Mi aspetto una conferma del lavoro che stiamo portando avanti in settimana – prosegue – e sono molto orgoglioso per la prova dei miei ragazzi che sono stati chiamati in settimana da Castori per l’amichevole con il Chiasso: hanno ben figurato e sono stati utili al mister per provare quello che voleva. Questo significa che stiamo facendo bene».
Oggi è una giornata importante per i colori biancorossi con l’intitolazione della Curva Nord alla memoria di Peo Maroso: «Conoscevo da tanti anni Peo, già prima di entrare a far parte della famiglia biancorossa – racconta col sorriso Bettinelli – Di lui ho un ricordo bellissimo: mi ha sempre trasmesso serenità, fiducia; era un uomo pragmatico, aveva sempre una parola buona per tutti, vedeva il lato positivo delle cose. Sono felice di averlo conosciuto e lo ricordo con grande affetto, non solo da dirigente o da allenatore: Peo era una persona straordinaria. Dare alla curva il suo nome è un gesto importante perché merita di essere ricordato per sempre».
Campionato Primavera – Programma e classifica del girone B
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