Zocchi: “In marcia con studenti e docenti per il futuro della scuola pubblica”

Rifondazione comunista: «Ci rammarichiamo della rinuncia all'ultimo momento anche delle altre sigle sindacali»

Riceviamo e pubblichiamo la riflessione di Marco Zocchi, Segretario Provinciale del PRC-FDS sulla scuola e sulle manifestazioni degli studenti in programma

«Negli ultimi dieci anni i governi di centro-destra hanno portato avanti una politica sulla scuola pubblica centrata, da una parte, su tagli strutturali, 8 miliardi e mezzo di euro solo dal 2008 al 2011, e dall’altra sull’abbassamento della qualità e dell’efficacia dell’offerta formativa. Il combinato delle leggi Moratti e Gelmini sta ancora agendo i suoi effetti devastanti in termini di tagli di personale, di orari disciplinari, di materie, progetti, laboratori, sperimentazioni. La scuola pubblica italiana è ormai agonizzante e i circa 180.000 precari che l’hanno sostenuta attraverso enormi sacrifici, umiliazioni e mortificazioni vedono sempre più lontana la possibilità di una stabilizzazione e si sentono presi in giro dal concorso del ministro Profumo che porterà soltanto ad un aumento del precariato ed all’instabilità didattica. Il governo Monti, e chi lo sostiene, con una decisione affatto tecnica e del tutto politica, decide di ratificare i tagli lineari all’istruzione e ne introduce altri attraverso la Spending Review e la Legge di Stabilità. Senza tener conto del DDL ex-Aprea che cancellerebbe, per com’è concepita, la democrazia partecipativa nelle scuole e aprirebbe le porte ai privati anche per quanto riguarda le scelte legate alle politiche scolastiche degli istituti. È per questi motivi che Rifondazione Comunista e la Federazione della Sinistra della Provincia di Varese danno la propria convinta adesione allo sciopero indetto dalla FLC-CGIL per sabato 24 novembre, rammaricandosi della rinuncia all’ultimo momento anche delle altre sigle sindacali, e continuerà a sostenere e supportare le mobilitazione studentesche che negli ultimi giorni stanno attraversando tutta la nostra provincia e che, dopo Varese e Busto Arsizio, vedranno domani pomeriggio scendere in piazza anche gli studenti di Gallarate per rivendicare il loro futuro. Da sempre Rifondazione Comunista lotta per una scuola pubblica di qualità, oggetto di investimenti e non di continui tagli che hanno lo scopo, come già spiegava Piero Calamandrei nel 1950, di abbatterne credibilità ed efficienza per giustificare i trasferimenti alle scuole private che, come l’esempio di Comunione e Liberazione in Lombardia, hanno il solo fine del profitto economico.» E conclude, sul capitolo dei fondi: «I fondi già ci sono. Sono i 29 miliardi di euro delle spese militari stanziati nel biennio 2011-2012 (tra cui i 15 miliardi dei cacciabombardieri F35), sono i 700 milioni di euro l’anno destinati, in spregio dell’articolo 33 della Costituzione, alle scuole private, sono i 300-400 miliardi di euro stimati ogni anno della grande evasione fiscale. I fondi esistono, ci vuole la volontà politica. E, soprattutto in un periodo di crisi economica, è proprio nella scuola, nel lavoro per tutti, nella sanità, nello stato sociale che bisogna investire se si vuole uscire dalla recessione e rilanciare la crescita».

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Pubblicato il 23 Novembre 2012
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