“Assediati dai media, ci uniamo in un grande abbraccio alla famiglia Missoni”

Il primo cittadino Mauro Croci chiede di allentare la morsa di giornali e tv che da giorni circondano Comune, azienda e casa di Vittorio Missoni. "Tra la famiglia e il paese un legame forte", spiega ricordando i 160 sumiraghesi che lavorano nella ditta

Mentre in Venezuela continuano le ricerche del velivolo sparito nel nulla, Sumirago si unisce in un grande abbraccio alla famiglia Missoni. Di Vittorio e della compagna Maurizia Castiglioni ancora nessuna notizia, mentre dall’azienda ribadiscono la richiesta di maggior rispetto per la privacy e per il dolore. Mauro Croci, sindaco di Sumirago (foto a destra) e suo malgrado volto ormai noto per le innumerevoli interviste e riprese televisive che lo hanno immortalato nelle ultime ore è sulla stessa linea della famiglia Missoni: «Ci sentiamo assediati – racconta -. Le telecamere sono davanti alla casa di Vittorio, al Comune e all’azienda ormai da giorni, continuano ad arrivare richieste di dirette e interviste, ultima in ordine di tempo quella di Porta a Porta per domani sera, solo pochi minuti fa. Non ci sono novità e sono d’accordo con il direttore generale dell’azienda Paolo Marchetti che con una nota ufficiale ha chiesto di allentare l’attenzione dei media, nel rispetto della privacy in assenza di notizie certe della sorte di Vittorio e Maurizia».

Di certo il primo cittadino sumiraghese conferma il rapporto tra l’erede della griffe e il paese: «Un legame che va oltre il rapporto di lavoro – spiega Croci -. In queste ore mi è sembrato di percepire una vicinanza totale della gente comune nei confronti della famiglia Missoni, da sempre disponibile, una multinazionale a conduzione famigliare, come l’ho definita di recente. Dei 250 dipendenti dell’azienda di Sumirago ben 160 sono persone residenti in paese: un legame al territorio strettissimo. I Missoni sono molto amati e hanno ricambiato l’affetto in vari modi, ad esempio finanziando la squadra di calcio e accogliendo i giovani atleti in azienda per le feste. Proprio prima di Natale, in occasione del tradizionale giro di saluti, ho potuto constatare come Vittorio sia benvoluto dai dipendenti: è stato un “ciao” continuo, segno che gli stessi lavoratori dell’azienda lo vedono come un amico oltre che come il loro datore di lavoro. Io non ho ancora potuto incontrare nessuno della famiglia: mando loro un abbraccio sincero e affettuoso, lo stesso al quale si unisce tutto il paese».

 Sul fronte delle ricerche, il terzo giorno non ha portato i frutti sperati nelle acque venezuelane dell’oceano Atlantico. Lo conferma la stampa locale, che sta seguendo l’evolversi degli eventi. L’ente dell’aviazione civile venezuelano, riportano i quotidiani “El nacional” ed “El impulso” sta cercando il velivolo con un elicottero, un aereo in supporto alla Guardia costiera, cui si sono aggiunti anche mezzi di volontari . Il quotidiano El Mundo parla dell’appello diramato dal ministero degli esteri italiano, e dalla famiglia, che hanno esortato le autorità venezuelane alla ricerca e al ritrovamento degli scomparsi. Il governo italiano, attraverso il ministro degli Esteri Giulio Terzi, ha affermato di «seguire con apprensione la vicenda, con contatti continui con le autorità del Venezuela, l’ambasciatore italiano sta rientrando a Caracas per avere un controllo su ciò che si sta facendo per il recupero. Nelle ricerche sono impegnati 385 uomini e il governo italiano sta considerando la possibilità dell’impiego di risorse nazionali, come i vigili del fuoco». Terzi ha quindi ribadito la solidarietà alle famiglie e l’assicurazione che il governo italiano sta facendo di tutto.

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Pubblicato il 07 Gennaio 2013
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