Astuti: “2012 anno impegnati. Per il 2013 abbiamo molti progetti”

Il primo cittadino malnatese analizza l'anno passato e svela quale sarà il lavoro dell'amministrazione comunale per i prossimi 365 giorni, tra annose problematiche e nuove questioni

«Il 2012 è stato un anno molto impegnativo, ma in fin dei conti positivo». È questa la sintesi del sindaco di Malnate, Samuele Astuti, che analizza cosa fatto nell’anno ormai passato e anticipa quale sarà il lavoro dell’Amministrazione nei prossimi 365 giorni di mandato.
 

Il 2012 è andato e non è stato un anno semplice. Come lo ha vissuto il primoo cittadino di Malnate?
«Sicuramente abbiamo dovuto lavorare molto. Ci siamo dovuti confrontare con una riforma fiscale imponente che tra l’altro verrà presto smantellata e rimontata (e che al Comune è costata le dimissioni dell’allora assessore al bilancio, Marco Viscardi, ndr). Ci siamo confrontati con il problema della disoccupazione, che ha colpito la fascia giovanile, ma ancora di più quella dei lavoratori dai 45 ai 55 anni di non facile analisi. Abbiamo dato avvio a procedimenti importanti quali il Pgt e l’igiene urbana, siamo intervenuti sulla viabilità e abbiamo fatto qualche manutenzione, finchè il budget comunale ce lo ha permesso. Abbiamo lanciato iniziative culturali nuove che hanno riscosso un buon successo, ci siamo mossi con un grosso lavoro sui servizi sociali e la ciliegina sulla torta è stato il via del consiglio dei bambini».
 
Cosa invece avrebbe voluto fare, ma non è stato possibile?
«Sicuramente mi sarebbe piaciuto iniziare i lavori della scuola di Rovera. Non è stato possibile, ma presto torneremo a trattare l’argomento».
 
Quali sono invece le prime mosse per il 2013?
«Ho incaricato i miei assessori di fare un punto sulla situazione a fine anno passato e mi hanno risposto, a inizio gennaio, con una serie di progetti che prenderanno il via di qui a poco. Ci siamo già mossi per la previsione di bilancio e spero che a presto concluderemo l’iter per il Pgt. Spero di poter intervenire al meglio sulle manutenzioni per la città e credo serva un intervento deciso a favore dei giovani».
 
Intanto è pronta la nuova tariffazione sui rifiuti. Cosa ne pensa?
«Stiamo cercando i spingere il più possibile per una tariffa più puntuale, che ci permetta di produrre ancore più raccolta differenziata».
 
Non avete paura che i furbetti buttini la spazzatura in eccesso nei boschi inquinando così il verde avendo così un effetto negativo di questa nuova tariffazione?
«È un problema che abbiamo già trattato, ma ci siamo mossi per evitarlo. Abbiamo sensibilizzato la cittadinanza in tal senso e inoltre abbiamo le Gev, guardie ecologiche volontarie, circa quaranta volontari che perlustreranno i nostri boschi e segnaleranno in caso di violazione. Ma il problema bisogna approfondirlo alla base: ai cittadini non converrà buttare l’eccesso nelle aree pubbliche perché è una tariffa che porterà vantaggi economici, i malnatesi non pagheranno di più e quindi è inutile che trasformino i boschi in discariche».
 
Capitolo sicurezza; cosa avete fatto e cosa state facendo per migliorare Malnate?
«Nell’ultimo periodo abbiamo installato 16 nuove telecamere nei punti più delicati del territorio e nella aree potenzialmente più a rischio. Il nostro intento è prima di tutto evitare atti vandalici e riuscire a individuare i colpevoli».
 
L’ex area Siome alla Folla di Malnate sembra essere ancora al punto di partenza.
«E invece qualcosa si muove. Ne discuteremo nella prossima Commissione Territorio, ma qualche passo avanti è stato fatto. Con i proprietari stiamo cercando una via che metta d’accordo entrambi, ma ormai siamo a buon punto sulle trattative. I proprietari rimangono fermi sull’idea di costruire aree commerciali e noi possiamo fare poco  riguardo, se non chiedere una forte diminuzione delle metrature e dell’impatto sul territorio».
 
E sulla Cava Cattaneo invece?
«I lavori stanno andando un po’ a rilento rispetto alle previsioni fatte dall’azienda. In questo caso dobbiamo dividere l’argomento su due binari differenti: la bonifica e la destinazione urbanistica. Se la bonifica, seppur a rilento, dovrebbe concludersi al meglio tre poco più di un anno, con la proprietà ci stiamo confrontando per trovare una soluzione che possa essere al più possibile condivisibile, ma ci sarà ancora tanto da parlare».
 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Gennaio 2013
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