Carceri: trattamento inumano, la Corte di Strasburgo ci condanna. Coinvolta anche Busto

Il ricorso era stato presentato da sette persone fra cui alcune detenute nella casa circondariale di Busto. Al centro ancora una volta la situazione drammatica del sovraffollamento

Non solo lo ha detto, ma ci ha anche condannati. La Corte europea dei diritti umani di Strasburgo ha accolto il ricorso di alcuni detenuti italiani – fra cui alcuni di Busto Arsizio – e ha condannato l’Italia  per "trattamento inumano". Ha stabilito inoltre un risarcimento pari a 100 mila euro per danni morali. Le persone detenute coinvolte sono sette fra gli istituti di Busto Arsizio e Piacenza.
Quella del sovraffollamento non è certo una "novità" recente e da Busto Arsizio era partito nel 2010 un ricorso alla Corte europea dei diritti umani. La casa circondariale che ha sede al confine fra Busto e Cassano Magnago è quella di riferimento per Malpensa. Questo ha comportanto negli ultimi anni un aggravio delle condizioni dei detenuti. Nello spazio previsto per circa 200 persone ne sono detenute circa 400.

Ben più di una volta in questi anni
vi abbiamo purtroppo dovuto raccontare la situazione drammatica – e non è un’esagerazione – in cui si trova il carcere bustocco. Abbiamo anche ospitato la testimonianza diretta di alcune persone detenute. Nonostante questo, gli sforzi degli operatori, dei volontari e dei detenuti per migliorare la situazione non sono mai mancati, come è stato raccontato in questi anni nel blog Carcere 2.0.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Gennaio 2013
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