Giro di vite dell’Europa sulle agenzie di rating
Approvato il nuovo regolamento sulle agenzie ponendo un limite ai conflitti di interesse e dando maggiore stabilità ai mercati
Mai come in questi ultimi anni le agenzie di rating, in particolare Standard &Poors, Moody’s e Fitch, sono state al centro di aspre critiche per aver peggiorato la crisi dei debiti sovrani. L’europarlamento ha approvato a grande maggioranza un testo legislativo per evitare che il rischio di rapporti sulla solvibilità di alcuni paesi possa provocare incertezze e tensioni sui mercati finanziari.
Le nuove regole prevedono che le agenzie pubblichino i loro rapporti sui debiti sovrani in tre periodi dell’anno e comunque dopo la chiusura dei mercati europei, quindi sempre di venerdì e con il vincolo di preavviso al paese o all’ente interessato dal giudizio di almeno 24 ore (oggi il limite è di 12 ore), in modo da permettere ai soggetti interessati di suggerire correzioni e fare eventuali contestazioni. Quindi le agenzie non potranno pubblicare i propri giudizi a sorpresa, ma si dovranno attenere a un calendario che verrà stilato alla fine di ogni anno.
Saranno vietati giudizi politici e i declassamenti (downgrade) a grappolo: quindi non si potrà più annunciare che un determinato gruppo di paesi verrà declassato se non ci sono le relazioni riguardanti ogni singolo paese. Le agenzie potranno dire quali sono i motivi principali che hanno portato al rating, ma non potranno formulare conclusioni sugli indirizzi delle politiche nazionali.
Importantissima la regola sul conflitto di interesse. Le zone d’ombra su alcune agenzie oggi sono tante soprattutto in presenza di partecipazioni azionarie in entità che poi potrebbero essere soggette a valutazione e quindi avere vantaggi dal rating. Non sono ammesse quindi partecipazioni di un singolo azionista in più agenzie superiori al 5%. Di queste partecipazioni l’agenzia deve informare il pubblico. Chi detiene il 10% di un’agenzia non puo’ detenere il 10% o più di una società valutata. Nel caso l’agenzia violi le regole o intenzionalmente o per negligenza potrà essere citata in giudizio.
Per una agenzia di rating tutta europea è tutto rimandato al 2016.
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