I giovani della città vogliono mostrare l’Altra Busto

Una cena aperta a tutti in piazza San Giovanni per mettere al centro le associazioni giovanili del territorio con le loro iniziative "per non farsi tarpare le ali da ciò che dicono i media". Ne fano parte Stoà e Comunità Giovanile

«Ma tu…non sei stufo come noi di sentir parlare solo di eventi negativi che riguardano i giovani? Ci sono giovani che non si fanno tarpare le ali da quello che "si dice" o "si vede in tv", ci sono giovani che si danno da fare, che creano, che fanno!». Così si presentano su Facebook i giovani di Altra Busto, nati per mostrare che i ragazzi di Busto Arsizio si danno da fare e non sono assimilabili in blocco a quelli che urlano uh-uh allo stadio Speroni. Almeno questo crediamo di aver inteso dalla frase riportata dallo stato del popolare social network. Non si tratta di una nuova associazione giovanile del territorio, per altro già abbastanza numerose, ma di una rete di associazioni esistenti che hanno come riferimenti culturali sia la parrocchia che l’associazionismo giovanile laico. Ne fanno parte, sicuramente, il centro giovanile Stoà (di ispirazione fortemente cattolica) e Comunità Giovanile (una delle più solide realtà giovanili della città). Ma non solo, a giudicare dall’evento che hanno scelto per presentarsi alla città: una cena in piazza San Giovanni organizzata per venerdì 25 gennaio dalle ore 20. 

«L’Altra Busto è un’occasione (la cena di venerdì in piazza, appunto) in cui molti giovani della città vogliono mettere la propria faccia, per mostrare che di giovani si può parlare, e non soltanto in termini negativi. Finalmente – scrivono in una nota – L’altro volto di Busto non è una novità. È già presente da anni sul territorio, ma troppo spesso non fa notizia. L’iniziativa dell’Altra Busto vuole dunque dare visibilità a questi giovani, finalmente in termini positivi.
Numerose le realtà giovanili (associazioni, parrocchie, movimenti) che hanno partecipato ed aderito all’organizzazione di questo evento». Le altre realtà coinvolte, infatti, provengono dalla scuola. In piazza, infatti, ci saranno gli studenti di alcune classi dell’Ipc Verri e dell’Enaip di Busto, in particolare, che contribuiranno concretamente alla parte “culinaria” della serata. Presente anche l’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni, realtà all’avanguardia sul territorio, che ha prodotto – insieme ai giovani organizzatori coinvolti e a molte scuole superiori della città e non solo – un video di presentazione che sarà proiettato durante la serata. Venerdì sarà allora il tempo dell’Altra Busto, l’altra città, quella che nessuno nota, ma c’è.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Gennaio 2013
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