I tre “misteri” di Grantola

Un pozzo di provenienza ignota, mura che si perdono nella notte dei tempi e un affresco misterioso. Forse qualche risposta arriva dalla rete in una storia carica di mistero

pozzo grantola Il pozzo scoperto qualche anno fa in paese e profondo 100 metri sarebbe un cunicolo di origine vulcanica: lo dice un vecchio testo storico riportato alla luce da un lettore. Solo questo è ciò che avvicina la soluzione di uno dei tre misteri di Grantola, paesino del Luinese, dove il sindaco, Silvano Ronzani ha lanciato un appello a studiosi ed eruditi per risolvere gli enigmi. Lo ha fatto servendosi di una video intervista raccolta dall’amico Paolo Ricciardi, responsabile del sito valganna.info, che volentieri rilanciamo.
Ma cosa si nasconde dietro a queste storie? Per il momento solo misteri, tre , e tutti inmura grantola foto paese. Il primo riguarda la provenienza delle mura che sono ancora in piedi in centro. «Le mura che noi chiamiamo forse impropriamente “medievali”, e che abbiamo inserito in un progetto di recupero, sono lì da chissà quanto tempo, ma ma nonostante incarichi a storici locali e studiosi della materia, non sappiamo a che periodo appartengono, nè da chi vennero erette», dice il sindaco. Non si hanno notizie in merito: origine ignota anche per l’affresco che da tempo immemore – ma più recente – campeggia su di una facciata del paese: qui si cerca non solo l’autore, ma anche il soggetto, che raffigura una sorta di castello di cui non si hanno notizie: frutto della fantasia o replica di altre mura? E poi il cunicolo.
affresco grantola fotoIl sindaco dice che nel corso di lavori nel centro storico, quello che a tutti gli effetti sembra un manufatto è stato riportato alla luce: si tratterebbe di un pozzo. “Non ce la siamo sentiti di riempirlo – spiega – così è stato coperto da un vetro anti sfondamento ed è tuttora visibile da chi cammina”. Ma sarà vero? L’ulteriore dubbio arriva da un testo che un lettore ha segnalato sempre a valganna.info: si tratta della “Grande illustrazione del Lombardo Veneto – storia delle città e dei borghi, comuni e castelli fino ai tempi moderni” a cura di Cesare Cantù edito da Corona e Caimi editori, stampato in epoca ottocentesca, 1858 per l’esattezza, ci informa un caro lettore e collega. Cosa c’è scritto nelle pagine dedicate alla storia locale del Luinese e della Valcuvia? illustrazione lombardo veneto
Chi voglia dunque procedere prende la sinistra del fiume Margorabbia, entra nella Val Cuvia, la quale dapertutto serba vicende vulcaniche. Singolarmente a Grantola, che trovasi dopo Montegrino e Bosco, tutto è sparso di tomoli conici arsicci, che credonsi fumajuoli di vulcani estinti, dal che danno indizio anche le scorie che abbondano a Cassano sull’altra riva del fiume”. Vulcani in Valcuvia? Può darsi. Anche se verificare la notizia pare un tantino difficoltoso. L’interno del “pozzo” in centro a Grantola, in una foto appare foderato di mattoni. Potrebbe davvero essere un buco nel terreno realizzato per i rifornimenti idrici (anche se la zona, oggi, è ricca d’acqua); oppure davvero costituire un cunicolo naturale nato dalla tettonica della zona e successivamente sfruttato per altri scopi. Per ora, vista l’impossibilità di indagare oltre, ci piace pensarlo come il terzo “mistero” di Grantola.

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Pubblicato il 04 Gennaio 2013
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