L’Isola Bella si rimette a nuovo dopo la tempesta della scorsa estate
Un enorme cantiere avvolge il palazzo Borromeo danneggiato pesantemente dalla tromba d'aria che si era abbattuta ad agosto sul Verbano
Lavori in corso all’Isola Bella, uno degli angoli più prestigiosi e suggestivi del Lago Maggiore. Ma non si tratta di semplici interventi di manutenzione: la tromba d’aria della scorsa estate ha infatti provocato ingenti danni al maestoso giardino e il palazzo che domina l’isola. Dopo un primo intervento per far fronte alle conseguenze del maltempo, è stato ora allestito un enorme cantiere che avvolge completamente il palazzo Borromeo. «L’intervento – si legge in una nota diffusa oggi – voluto dai Principi Borromeo richiederà diversi mesi ma è volontà dei committenti che almeno la facciata venga restaurata e quindi liberata dalle impalcature prima della riapertura al pubblico del Palazzo e dello storico Giardino prevista per il 16 marzo 2013».
Notevoli i danni riscontrati da tecnici che hanno passato in rassegna tutti gli intonaci: «infiltrazioni con conseguenti solfatazioni e cadute di intonaco, superfici affrescate in equilibrio davvero instabile e danni seri e progressivi alle eleganti decorazioni in bellissimo granito rosa di Baveno. Sotto il controllo della Soprintendenza ai Beni Architettonici del Piemonte, i tecnici incaricati dalla Famiglia Borromeo stanno procedendo a mappare, con esattezza, le diverse situazioni degli intonaci, studiando anche la composizione chimica e lo stato fisico di ciascun materiale, individuando le problematiche che si presentano molto differenti tra zona e zona, materiale e materiale. Il passaggio successivo riguarda il consolidamento degli intonaci e delle pellicole pittoriche in evidente stato di crisi, sia per il colpo inferto dal fortunale sia per il microclima lacustre che, con l’umidità, favorisce il deterioramento degli intonaci e l’attacco da parte di funghi e microorganismi. Il passo ancora successivo è una generalizzata pulizia a secco, compiuta cioè senza ricorrere all’acqua. Quindi il ripristino e il trattamento preventivo di futuri attacchi di umidità e parassiti. Molta attenzione richiedono naturalmente gli affreschi a trompe l’oeil sulla facciata e i materiali lapidei. Su quest’ultimi si sta intervenendo con il consolidamento delle superfici mediante silicato di etile, quindi con la rimozione delle vecchie stuccature e lavaggio con acqua deionizzata. Quindi i tecnici procederanno con la sigillatura di tutte le fratturazioni con malta e inerti adeguati e con un trattamento finale protettivo con prodotti traspiranti, idrorepellenti e permeabili al vapore».
La storia del palazzo Borromeo – «Quelle fabbriche – scriveva nel 1686 Vitaliano VI Borromeo a proposito del Palazzo sull’Isola Bella – sono state tutte da me pensate et in esse in quanto alle inventioni et idee hò seguito il genio mio». In realtà la realizzazione del complesso è il risultato di una serie di interventi successivi protrattisi per secoli. Era già stato Carlo III (1586-1652) a incrementare sensibilmente gli investimenti famigliari sull’isola con acquisti ulteriori di case ed orti e con la progettazione di una residenza chiamata Casino che avrebbe dovuto sorgere al centro di un ampio giardino. I lavori sull’isola, che secondo la volontà del proprietario avrebbe assunto da allora (1630) il nome di Isabella (in onore della moglie Isabella d’Adda, trasformatosi poi per contrazione fonetica da Isola Isabella a Isola Bella), furono affidati al capomastro Bartolomeo Scarione (1631). Leggi la storia completa dell’isola e dei giardini
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