Provano a spegnere l’incendio da soli, le fiamme li sorprendono
È successo in una casa di via Mazzini: a metà pomeriggio proprietario e amici erano intervenuti senza chiamare i pompieri, ma in serata il fuoco che covava ha ripreso vigore, danneggiando l'edificio
Prima un incendio su un tetto domato con metodi "artigianali", poi le fiamme che in serata riprendono ad attaccare la copertura della casa: colpa di un intervento antincendio "fai-da-te", fatto senza chiamare i vigili del fuoco.
È successo a Carnago, a partire dal pomeriggio di lunedì 14 gennaio: verso le quattro il proprietario di una casa a corte in via Mazzini si è accorto dell’incendio e l’ha affrontato con l’aiuto di qualche altra persona armata di buone intenzioni (e di acqua). Sicuri del fatto loro e di aver domato le fiamme, dopo qualche ora di lavoro, proprietario e amici hanno anche ricoperto la parte di tetto bruciata con un telo, in attesa delle dovute riparazioni. Peccato che verso le 21 il fuoco che covava sotto al telo ha ripreso vigore, al punto che stavolta sono dovuti intervenire i vigili del fuoco di Busto – Gallarate, con ben tre automezzi e otto uomini. I pompieri hanno questa volta dovuto lavorare per due ore per domare le fiamme e mettere in sicurezza il tetto, danneggiato per circa quaranta metri quadri (foto d’archivio: vigile del fuoco al lavoro su un tetto lesionato). Spesso – spiegano i pompieri – il fuoco rimane acceso all’interno del legno, tanto che i vigili del fuoco spesso tagliano la parte bruciata da quella sana, per evitare rischi latenti.
È successo a Carnago, a partire dal pomeriggio di lunedì 14 gennaio: verso le quattro il proprietario di una casa a corte in via Mazzini si è accorto dell’incendio e l’ha affrontato con l’aiuto di qualche altra persona armata di buone intenzioni (e di acqua). Sicuri del fatto loro e di aver domato le fiamme, dopo qualche ora di lavoro, proprietario e amici hanno anche ricoperto la parte di tetto bruciata con un telo, in attesa delle dovute riparazioni. Peccato che verso le 21 il fuoco che covava sotto al telo ha ripreso vigore, al punto che stavolta sono dovuti intervenire i vigili del fuoco di Busto – Gallarate, con ben tre automezzi e otto uomini. I pompieri hanno questa volta dovuto lavorare per due ore per domare le fiamme e mettere in sicurezza il tetto, danneggiato per circa quaranta metri quadri (foto d’archivio: vigile del fuoco al lavoro su un tetto lesionato). Spesso – spiegano i pompieri – il fuoco rimane acceso all’interno del legno, tanto che i vigili del fuoco spesso tagliano la parte bruciata da quella sana, per evitare rischi latenti.
Insomma: anche quelli che a volte sembrano "banali" incendi facili da domare in realtà possono nascondere pericoli ben più grandi. In un Italia dove una delle poche cose rimaste esenti da tasse e ticket vari sono proprio i vigili del fuoco, conviene non risparmiare una telefonata: i pompieri ci sono sempre, ogni giorno dell’anno, ventiquattro ore al giorno.
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