Si riprende a lavorare all’Alfa-Atag

Raggiunto l'accordo tra proprietà e rappresentanti sindacali: gli stipendi fino a marzo saranno pagati regolarmente, inoltre ogni settimana l'azienda verserà una quota degli stipendi arretrati

«Dalle 13 e 30 di oggi si ritorna a lavorare». Alessandra Savoia, sindacalista della Femca-Cisl, è soddisfatta. Il freddo intenso di questi giorni non si è trasformato in gelo per i 30 lavoratori dell’Alfa-Atag di Arcisate che ritorneranno in fabbrica per tre mesi, fino a marzo. Una scadenza dettata dalle commesse che l’azienda ha in portafoglio e che sono la base per far riprendere la produzione. L’accordo aveva uno scoglio difficile da superare: gli 8 mesi di stipendi arretrati, motivo che aveva convinto i lavoratori a incrociare le braccia. L’incontro tra la proprietà e i rappresentanti sindacali ha avuto comunque un effetto positivo perché l’azienda, oltre a corrispondere regolarmente lo stipendio per questi tre mesi, si è impegnata a versare ogni settimana una somma per il pagamento degli arretrati. In questo modo si dovrebbe entro marzo raggiungere il 60% degli stipendi mancanti, il tutto sottoposto alla verifica di un comitato di garanzia, composto da dipendenti e sindacalisti che controllerà bonifici e ordini di pagamento. «I lavoratori – conclude Alessandra Savoia – hanno accettato questa soluzione con un atteggiamento costruttivo non senza critiche e discussioni. È stato fatto, conti alla mano, un vero e proprio bilancio cercando di capire i margini di manovra dell’azienda con la speranza di andare ben oltre il mese di marzo».

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Pubblicato il 16 Gennaio 2013
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