Silighini: “Ritiro la mia candidatura”
Il presidente dei Promotori della Libertà Lombardia si era scontrato con il coordinamento provinciale del Pdl: “Nomi scelti solo per far quadrare i conti, non mi presto”
«Ho ritirato la mia candidatura alla Camera dei Deputati nel PDL perché mi sono stufato di vedere lotte e discussioni inutili per il Paese ma utili solo per far quadrare i conti alle varie anime e correnti del partito tralasciando ciò che dovrebbe interessare veramente tutti quanti: il bene del popolo Italiano».
Parole di Luciano Silighini Garagnani, presidente dei Promotori della Libertà Lombardia, che si è battuto nelle scorse settimane per ottenere una candidatura al Parlamento, arrivando a scontrarsi anche con il coordinamento provinciale varesino diretto da Lara Comi. «Ho presentato la mia candidatura spinto dalle motivazioni che mi portarono a correre per le Primarie del PDL ovvero il far tornare il partito allo spirito che fece nascere Forza Italia nel 1994 – spiega Silighini -. Ero in prima linea allora e lo sono rimasto finora. I promotori della libertà della Lombardia sono gli unici ad aver presentato una candidatura supportati da firme di accompagnamento. Quasi 18mila persone chiedevano di impegnarmi per il territorio. Questa mia candidatura è stata combattuta ed osteggiata in modo a mio giudizio infantile da parte di chi avrebbe dovuto per prima cosa ascoltare l’elettorato del PDL. Noi abbiamo dimostrato di non aver paura a contarci e non cerchiamo un posto a Roma per giogo personale, ma solo per poter essere utili al nostro territorio. Altri per questa terra nelle istituzioni hanno compiuto poco pur avendone la possibilità e non hanno il coraggio di contarsi o ricontarsi. Noi senza paura tireremo innanzi e penseremo prima di tutto a Saronno,a Varese e al nostro Popolo».
«Sono cresciuto con la mentalità dei nudi alla metà e per me ciò che conta e risolvere i problemi. Da oggi inizia la campagna elettorale vera, quella non per un posto ma per aiutare i cittadini dando proposte per risolvere e non solo proteste per apparire – prosegue Silighini -. Io, mi dispiace, ma non mi presto a mettere il mio nome in una lista caratterizzata da una base di incoerenza e per questo ho ritirato la mia candidatura. Mi auguro che Mantovani accetti e non metta il mio nome in nessun modo a disposizione del partito. Un nuovo Popolo della Libertà coerente e realmente popolo è possibile. Basta rinnovare la classe dirigente che gestisce in modo verticistico i destini del partito. Noi lo faremo dalla base, ascoltando ciò che hanno a cuore i nostri cittadini».
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