Il principe del Baltico

Sfoderiamo un soprannome regale (era quello di Sabonis) per premiare l'impegno di Janar Talts, convinti che non si monterà la testa. Applausi anche a Leonardi e Gasparri, unico premiato tra i calciatori

(d. f.) A Janar Talts vogliamo davvero bene, per i suoi modi gentili, per la sua onestà e perché è uno che conosce i propri limiti e le proprie qualità. Allora, con un’iperbole che gli appassionati ci perdoneranno, tiriamo fuori dal cassetto un titolo che era assegnato a un fenomeno totale come Arvydas Sabonis e per una sera lo regaliamo al lungo della Cimberio (tanto è uno che non si monta la testa). Con lui premiamo anche Giulia Leonardi, che attraverso VareseNews ci farà vivere da vicino la Final Four della pallavolo femminile europea e il meno famoso Marco Gasparri, traghettatore del Verbano a suon di gol. Reti che da qualche domenica mancano alla lunga collezione di Matteo Serafini. A proposito di calcio: cartellino rosso anche dal pagellone a chi lo ha rimediato a Empoli… perché contro il Sassuolo due come Martinetti e Corti mancheranno di brutto.

Pagellone numero 112 del 4 marzo 2013

Janar Talts 8 – Massì, esageriamo: visto che in qualche pagellone autunnale lo avevamo messo dietro alla lavagna, allunghiamo il voto al San Gennaro del Baltico che – ci piace ricordarlo – è l’unico superstite della Cimberio del passato. Ci ha messo un po’ ad andare "in temperatura", ha passato qualche settimana difficile, è stato bollato come "luccio" per aver abboccato a qualche finta di troppo ma intanto è cresciuto di condizione con il passare delle partite e nell’ultimo periodo ha garantito un rendimento importante. Peccato solo per quella stoppata subita a Desio nel momento chiave del match (altrimenti, forse, sarebbe finita diversamente…) ma per il resto possiamo solo applaudirlo: sostituisce Dunston degnamente, gli gioca accanto nell’assetto con i due lunghi, trova il tempo (con moderazione) anche di realizzare. Se va avanti così, la coperta sottocanestro non è poi così corta.

Giulia Leonardi 7,5 – «Chi troppo in alto va cade sovente» diceva un vecchio proverbio: il problema di sicuro non tocca la "farfalla tigre", che la maggior parte delle partite le passa accucciata a terra in attesa della battuta avversaria, o sdraiata sul taraflex a recuperare qualche pallone impossibile. Il punto di vista di Giulia è quello migliore per riflettere, con i piedi ben piantati a terra, sulle imprese compiute fin qui dalla Unendo Yamamay: primo posto blindato in campionato, pole position nelle finali di Coppa Italia e nel prossimo weekend, meraviglia delle meraviglie, la sfida al trono d’Europa. È da lei, e con lei, che vogliamo partire per un viaggio da Mille e una Notte nella magica Istanbul, dove il sogno chiamato Champions non è più proibito.

Marco Gasparri 7 – Quando una formazione è in difficoltà è il capitano a doverla trascinare per uscire dal buio e trovare la retta via. Gasparri, che sul braccio ha la fascia assegnatagli dai compagni del Verbano Calcio, ha preso alla lettera questo messaggio e si è letteralmente caricato sulle spalle la squadra rossonera per farla uscire dalle sabbie mobili della classifica. Anche nell’importante vittoria contro l’Imperia, il capitano ha seminato il panico nella difesa avversaria con le sue discese e mettendo la firma sul gol che ha aperto le danze nel 2-0 finale.

Matteo Serafini 5,5 – Da due settimane l’attacco più prolifico del girone A di Seconda Divisione è a secco: un’anomalia per la Pro Patria, sottolineata nel dopo partita della gara contro il Forlì anche dall’allenatore tigrotto Aldo Firicano. Il capitano biancoblu è l’attaccante che da più tempo manca l’appuntamento con la rete (non contiamo Falomi, utilizzato poco nelle ultime giornate, al di là della presenza con i romagnoli) e dopo i 15 gol già segnati, l’ex bresciano dovrà aspettare ancora una settimana per sbloccarsi, perché contro il Valle D’Aosta sarà squalificato. Vero, forse a Busto poteva scapparci un rigore, ma da una punta così forte ci si aspetta sempre qualcosa in più (e fino a qui il suo cammino era stato regale). Vedremo se i suoi compagni saranno capaci di rimpiazzare al meglio la sua assenza.

Daniele Corti e Daniele Martinetti 4,5
– Sul campo sono stati tra i migliori del disastrato undici titolare mandato in campo da mister Fabrizio Castori (che ha parlato delle sue ragioni, e di ciò gli va dato atto, ma che non ha convinto proprio alla lettura della distinta di Empoli). Poi però sono saltati i nervi a partita quasi finita: capita (a chi non è successo?) ma l’errore rimane e sarà pagato a carissimo prezzo. Non solo con il gol del definitivo 3-1 – quando il Varese è rimasto in dieci poteva ancora sperare nel pareggio – ma soprattutto perché a Masnago il prossimo ospite è la capolista Sassuolo. Privarsi di due uomini come i Daniele biancorossi diventa un problema, anzitutto per la squadra ma poi anche per loro che avrebbero meritato una maglia contro gli emiliani, per quanto di buono fatto fino qui.

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Pubblicato il 04 Marzo 2013
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