La Fondazione Blini si appella ai giovani: “Aiutiamo Ali d’Aquila”

Matteo Tosi lancia un appello ai ragazzi di Busto che avevano espresso il bisogno di spazi in città ad aiutare l'associazione nell'assistenza ai senza tetto

Matteo Tosi, della Fondazione Blini, prova a riallacciare un dialogo con i giovani studenti di Busto Arsizio partendo dalle esigenze dei più deboli, i senza tetto. In una lettera ai giovani della città, che proprio qualche settimana fa avevano espresso l’esigenza di un luogo per poter fare attività di vario tipo, chiede la disponibilità ad aiutare Ali d’Aquila nell’assistenza ai clochard della città. Ecco di seguito la lettera.

Circa due mesi fa, un’eterogenea rappresentanza degli studenti bustocchi ha chiesto spazi e occasioni per poter essere “giovani a Busto”. Un luogo che non fosse solo un locale per la sera, ma una palestra di creatività e partecipazione da vivere anche e soprattutto di giorno. Che fosse o meno una richiesta di informazioni più precise su questa fantomatica Fondazione Blini, tant’è, questo è il nome che è stato offerto loro come possibile risposta sia da Matteo Sabba sia da Massimo Brugnone, ognuno con le proprie sfumature. Io la penso come loro. Non provarci nemmeno sarebbe stupido da entrambe le parti. Anche perché sono convinto che la Fondazione Blini possa rispondere perfettamente ai tre requisiti indicati dai ragazzi per questo loro luogo ideale: “neutrale, apolitico, apartitico”.

Adesso che le elezioni sono passate e non c’è più il rischio di fare spot a nessuno, forse è il caso
di incontrarsi davvero. Non per chiacchierare di risposte istituzionali o di statuti da rivedere, ma per
fare qualcosa insieme, qualcosa di buono, e intanto iniziare a conoscersi. Aiutando un’associazione
altrettanto giovanile che la Fondazione Blini ha incontrato a propria volta durante un precedente
appuntamento per parlare di ragazzi e di “Altra Busto”. Cerchiamo delle scuole che ci aiutino ad aiutare Ali d’Aquila, ossia chi prova ad aiutare i senza tetto che vivono in città e che anche questo inverno non hanno avuto un rifugio sicuro dove passare la notte. Ali d’Aquila non può arrivare a tanto, ma offre loro una doccia e una “cassetta” di vestiti puliti, esigenze che restano anche col passare del grande freddo.

Cerchiamo dei ragazzi che abbiano voglia di regalarci qualche loro indumento – felpe, magliette o
pantaloni che per un motivo o per l’altro non mettono più -, dei rappresentanti degli studenti che ci
aiutino a presentare la cosa ai loro compagni, e dei presidi che ospitino nelle loro scuole gli
scatoloni per raccogliere i vestiti. L’occasione di non gettare un’occasione.

Ali d’Aquila, è un’associazione nata sei anni fa da un gruppo di giovani dell’Oratorio San Filippo,
e tutti i sabato mattina dalle 10 alle 12 presso alcuni locali dello stesso oratorio offre una doccia, un
pranzo e un cambio di vestiti puliti ai senza tetto della città. L’associazione è composta da una
trentina di volontari attivi che prestano servizio tutti i sabati.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Marzo 2013
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