Panariello al Condominio: “Porto i miei personaggi e parlo d’attualità”

L'attore e comico sarà in scena lunedì 11 marzo, alle 21, con il suo nuovo spettacolo “In Mezz@Voi”, pochissimi i biglietti ancora disponibili. Ecco come lo racconta

Dopo il grande successo del One Man show di Canale 5 “Panariello Non Esiste” (che ha registrato una media di 5.500.000 spettatori), l’eclettico Giorgio Panariello (223.793 fan su Facebook) riporta in scena la sua fantasia con “In Mezz@Voi”, uno spettacolo tutto nuovo. Attore e autore, istrionico e imprevedibile, Giorgio Panariello torna a “dipingere” la realtà con personaggi vecchi e nuovi, per raccontare con la sua amabile ironia vizi, capricci e peccati della nostra Italia. L’attualità e la quotidianità saranno ancora protagoniste dei suoi monologhi esilaranti, ritratti brillanti del nostro tempo in cui ognuno potrà ritrovare un po’ di se stesso e ridere, sorridere e riflettere. L’appuntamento è per lunedì 11 marzo, alle 21 al Teatro Condominio. Ancora pochissimi i biglietti disponibili.

Cosa c’è di nuovo nel tuo spettacolo e cosa hai portato con te dei vecchi tormentoni?
«Inmezz@voi!” è un “work in progress” basato su improvvisazione e monologhi dedicati alla politica, all’attualità e meno ai personaggi. Di nuovi ce ne sono, come il Pulcino Pio che finalmente si esibisce dal vivo perché, insomma, bisogna fare i conti anche con lui, che con tutti gli “scaricamenti” e i “cliccamenti” che ha è stato un vero e proprio “fenomeno”. Salirà sul palco anche Christian Grey, il protagonista di “50 Sfumature di Grigio” che sottometterà una signora del pubblico con dieci minuti sadomaso, in chiave ironica. C’è anche l’esodato, un uomo di mezza età, come ce ne sono tanti, che perde il posto e, troppo vecchio per trovarne un altro e troppo giovane per la pensione, finisce per strada. È proprio a loro che dedico la parte più amara dello spettacolo. I vecchi personaggi invece, da Naomo a Lello Splendor, vengono evocati da una sorta di ologramma remix finale. Soltanto alcuni sono invitati alla festa come Renato Zero, Merigo e Mario il Bagnino»

Perché hai scelto come titolo “inmezz@voi!”, tormentone di Lello Splendor?
«Inmezz@voi” è lo slogan che meglio rappresenta lo show. Il compito del comico è essere vox populi, portare in piazza, tra la gente, i disagi e i malumori di chiunque. Inoltre “inmezz@voi!” è anche un modo di stare in scena: porto il pubblico sul palco insieme a me».

Cosa rappresenta la “@” di “inmezz@voi!” ?
«Oggi per arrivare alla gente devi usare la rete, avere un sito internet, una pagina Facebook, essere su Twitter. Lo spettacolo parte dal disagio di un cinquantenne che deve usare i social network per interagire con gli altri. Ho usato la @ perché lo show è interattivo, infatti “inmezz@voi!” è cresciuto con i fan che mi seguono su Facebook e Twitter, a cui ho chiesto di scegliere il manifesto dello show e i personaggi che avrebbero voluto vedere in scena. Internet, che fino a ieri per me era un disagio, adesso invece è una risorsa!»

Proprio attraverso la rete stai reclutando nuovi giovani autori…
«Ho postato sul mio sito un plot chiedendo agli utenti di svilupparlo. I più bravi collaboreranno con me alla stesura di sceneggiature per il cinema, e non solo per i miei film: loro potranno avere una possibilità di lavoro e io potrò raccontare storie con una nuova mentalità».

Avendo provato entrambe le esperienze, preferisci lavorare in teatro o in televisione?
«Amo il contatto diretto con le persone, preferisco il teatro alla tv: è la dimensione espressiva che più mi rappresenta».

Che rapporto c’è tra Panariello comico e il suo pubblico?
«Il consenso del pubblico è davvero tutto e su quello non ci si dorme la notte. Se recito davanti a quattromila persone e vedo uno che non ride, mi concentro su di lui, lo guardo e insisto finché non gli vedo fare una risata. È un gioco delle parti ma io gioco seriamente, sempre. Sperando che alla fine ridano tutti».

La politica è entrata nel tuo show, come affronti il tema in un momento come questo?
«Mi ero sempre tenuto fuori da qualsiasi discorso politico, ma in questo momento non è più tempo di stare fuori dalla cronaca. Il mio spettacolo si trasforma ed evolve giorno per giorno, giornali e attualità politica ad oggi non ci danno tregua. Siamo senza governo, senza presidente della Repubblica e ora anche senza Papa. In questo momento siamo in un limbo e possiamo precipitare in un inferno. Oppure andare in paradiso. A mio avviso l’unica certezza è che si tornerà a votare…»

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Marzo 2013
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