Comi: “Situazione carceri: le soluzioni non possono attendere”

La posizione delll’europarlamentare del Pdl Lara Comi dopo il ricorso dello Stato alla Grande Chambre della Corte europea dei diritti umani di Strasburgo

«La sentenza della Corte Europea dei diritti dell’uomo ha fotografato chiaramente la grave situazione carceraria del nostro Paese. L’appello alla Grande Camera fa prendere tempo, ma le soluzioni non possono più attendere». Lo afferma l’europarlamentare del Pdl Lara Comi dopo il ricorso dello Stato alla Grande Chambre della Corte europea dei diritti umani di Strasburgo, che a gennaio ha condannato l’Italia per trattamento inumano e degradante di 7 detenuti, dando all’Italia un anno di tempo per adeguare il sistema carcerario.
«Ad aprile 2012 – sottolinea Lara Comi – il tasso di sovraffollamento carcerario in Italia era pari al 148%, un dato inaccettabile che deve spingerci a trovare soluzioni rapide ed efficaci». Secondo Comi «è giusto accogliere l’invito della Corte Europea a individuare nuove misure punitive non privative della libertà, riducendo al minimo il ricorso alla custodia cautelare in carcere e solo per i reati più gravi. Penso a lavori socialmente utili che trasformino una detenzione umiliante in una condizione sicuramente ‘obbligata’ e controllata, ma che può aiutare tutti coloro che hanno sbagliato a rieducarsi e a reinserirsi così nella società in maniera più giusta ed efficace. Bisogna accelerare i tempi della giustizia per assicurare all’indagato o imputato tempi ragionevoli entro i quali essere giudicato. Chi subisce misure cautelari detentive e magari viene assolto o prosciolto dalle accuse a seguito di un processo lunghissimo subisce un danno che non potrà mai essere ripagato da un risarcimento. L’Italia non può più permettersi di tollerare simili ingiustizie e pertanto faccio un appello affinché si proceda quanto prima a una riforma vera della giustizia e del sistema penitenziario degno di un Paese civile».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Aprile 2013
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